Cinque anni fa il Partito Democratico era entusiasta. Aveva vinto le elezioni regionali presentando l'innovatore Rosario Crocetta. Finalmente un ex-comunista al governo della Sicilia !
Non sarebbe stato difficile riuscire a governare bene alla luce dei disastrosi esiti amministrativi conseguiti dai personaggi di estrazione democristiana, da Cuffaro finito in galera a Lombardo inseguito da più processi.
Ebbene, l'ex innovatore, ha dimostrato che non è sufficiente essere stati comunisti per sapere governare e far crescere l'isola.
La realtà è che per sapere governare non servono estrazioni politiche o storie partitiche di destra o di sinistra, serve sicuramente onestà (e Crocetta la possiede) ma soprattutto competenza tecnica, intuito e sensibilità politica e sapere programmare le risorse disponibili e quelle presenti ma inespresse.
Le chiacchiere estremistiche e/o populistiche in genere ed ovunque sono il preannuncio dell'inconcludenza.
Il procuratore generale della Corte dei conti, Pino Zingale, ha annunciare l’intenzione di impugnare la parifica del bilancio della Regione. Già nelle settimane scorse aveva chiaramente dichiarato che i conti di Mamma Regione a fronte di tanti residui attivi da riscuotere (sic !) non riportano i prescritti Fondi rischi.
Il bilancio della Regione per la Corte dei conti dovrà quindi essere oggetto di decisione contabile, questa volta a Roma.
Nelle prossime ore Zingale presenterà il ricorso alle Sezioni riunite di Roma, con una decisione che finora sui conti di Mamma Regione non era mai stata assunta dall’accusa.
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