Roma, e forse gran parte dell'Italia, rischia di restare all'asciutto.
A scuola avevamo appreso che l'Impero Romano grazie alle sue capacità ingegneristiche e alla volontà di recare ovunque la "civiltà" aveva creato, nelle aree in cui imponeva il Dominio, meravigliose reti di acquedotti.
Roma rapinava i popoli ma li teneva in vita con l'acqua. Essi dovevano sopravvivere e poi essere depennati.
Pare che a Roma, e in tutte le grandi città d'Itala, ossia in quelle realtà dove in estate i turisti dovrebbero portare la preziosa "valuta", l'acqua sarà razionata.
I politici dell'Italia corrente hanno razziato tutto, con "mafia capitale", col "Care di Mineo", col "Mose d Venezia" e con migliaia di altre ingegnosità; al contrario dei romani che erano attenti a che i loro dominati continuassero a lavorare per poi derubarli, i nostri politici non hanno avuto la premura di garantire l'acqua, la "sopravvivenza" vitale ed economica per far sopravvivere gli italiani e gli stranieri-turisti.
Chi dovranno derubare i politici se mancando l'acqua il bel Paese diventerà un deserto ?
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