Il nostro maestro di giornalismo, Eugenio Scalfari, dall'alto dei suoi tanti anni ogni domenica ci somministra le lezioni di vita. Nella passata tornata elettorale presidenziale in Francia, come tutti i giornalisti italiani, Scalfari ha tifato per Macron. Non sol lui, tutta la pseudo Sinistra italiana (in buona parte erede del pci) quella stessa che ci ha proposto per tre anni Renzi, ha tifato per il liberista Macron.
Scalfari, adesso che siamo in Luglio, ci lascia intendere non chiaramente:
1) che la scelta elettorale per Macron è stata forse ... infelice?. Viene da pensare a quell'amico che sempre ripete "Tardanza, nun è mancanza".
Adesso ci ricordiamo che Macron è l'interprete del mai sopito sogno franco-bonapartista. Egli si propone di guidare a suo modo l'Unine Europea in quanto il suo Paese è l'unico -nell'Unione- a disporre di un arsenale nucleare. Non solo, è l'unico paese, la Francia, a sedere al Consiglio Permanente dell'Onu.
2) Se adesso si parla di dotare l'Unione di un unico ministro delle Finanze e se adesso Macron tratta in amicizia e da solo con Trump dopo che tutti gli altri paesi hanno voltato le spalle alla protezionistica politica americana che cosa, in realtà, Macron sta mettendo in campo ?
3) Macron, con l'aiuto di Trump, e secondo l'antica filosofia di Sarkozy, sta tentando di cacciare via dalla Libia il Gentilone italiano ?
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