La signora Christine Lagarde, direttrice del FMI, colei che ha ridotto
in fin di vita la Grecia, ha posato gli occhi sull’Italia.
Ci ha ammoniti: "dobbiamo portare a termine le
riforme”.
Quali?
Non di certo quelle volte a dare un futuro ai nostri figli e
nemmeno quelle volte a tirare dalle secche del sottosviluppo la Sicilia
ed il Meridione.
Queste per la Signora dalla filosofia liberista non sono
riforme. E' roba da socialisti ottocenteschi !
Le Riforme che piacciono al Fondo devono essere condite in
purissima salsa liberista.
Ecco allora che la Signora somministra al Gentiloni di turno
la ricetta:
--Le pensioni (la spesa complessiva è non in linea con il
Pil).
--L’imposizione (da spostare su quella indiretta).
Motivo?
Per il FMI è meglio punire due volte i lavoratori facendo
pagare loro non solo l’Irpef ma anche l’aumento dell’Iva e tre volte i
pensionati (all’Irpef e all’Iva va aggiunto l’impoverimento delle pensioni, una
strada con successo battuta in una Grecia ridotta allo stremo).
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