Reperti Entellini del 3° secolo avanti Cristo, incisi nel bronzo parlano di ringraziamenti rivolti a varie comunità siciliane e in qualche caso a singole persone che in vario modo prestarono aiuto alle popolazioni di origine Elima nel periodo corrispondente all'incirca alla 1° guerra punica quando furono costrette ad abbandonare le città di Entella e Nakone e si ritrovarono a girovagare da profughi.
Dalla ricostruzione storica sappiamo che dopo un numero imprecisato di anni gli abitanti di Entella tornarono nella loro città e vollero ringraziare solennemente tutti coloro che li avevano aiutati durante la diaspora e lo fecero dedicando ad ogni benefattore una tavoletta in bronzo con una breve descrizione dell’aiuto ricevuto e con il conferimento di quel che oggi sarebbe considerata una “cittadinanza onoraria”.
Enna fu la città che diede l’aiuto più consistente agli Entellini. Questi vissero in quella città per parecchi anni e dopo il ritorno in patria ringraziarono gli Ennesi con la tavoletta classificata come A2 esprimendo riconoscenza per il trattamento ricevuto e dichiarando che gli abitanti della città amica avrebbero potuto per sempre considerare Entella come “casa loro”.
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