Cinquanta giorni dopo la Pasqua la Chiesa bizantina festeggia la Pentecoste per ricordare la discesa dello Spirito Santo sui discepoli che erano stati costituiti e chiamati dal Signore.
Con la discesa dello Spirito Santo
-alla Pentecoste- , nacque e fu costituita la Chiesa, la comunità chiamata a prosegure l'opera del Nazareno sulla Terra.
-alla Pentecoste- , nacque e fu costituita la Chiesa, la comunità chiamata a prosegure l'opera del Nazareno sulla Terra.
Descrizione dell'Icona.
L'icona della Pentecoste presenta un piano rialzato «su cui si trovavano a dimorare» gli Apostoli dopo l'Ascensione del Cristo.
Sono seduti su un banco semicircolare con spalliera e poggiapiedi. In fondo del semicerchio stanno i principi degli Apostoli Pietro e Paolo. Terzo a destra di Pietro è l'Evangelista Luca e dirimpetto a lui l'Evangelista Marco. Seguono i rimanenti Apostoli in ordine di età. In mezzo ai due Principi degli Apostoli c'è un seggio vuoto: è il seggio di Cristo, del divino Capo della Chiesa raffigurata dalla Pentecoste.
Nella parte superiore dell'immagine è raffigurato il cielo per mezzo di un settore di cerchio. Da questo promanano due fasci di raggi, dodici, che scendono verso gli Apostoli.
Sotto il sedile su cui sono seduti gli Apostoli è ritratta una figura di vecchio con una corona in testa e con una barba particolarmente arrotondata, che regge con le due mani un sudario, dentro il quale appaiono dodici rotoli, cioè pergamene avvolte. Questo vecchio rappresenta il Cosmo, le dodici pergamene i dodici cicli in cui fu dato di poter annunciare al mondo la Parola di Dio da parte degli Apostoli.
Significato dell'icona. Per il pittore bizantino i dodici sono rappresentanti della Chiesa di tutte le generazioni e di tutti i secoli.
L'Apostolo Paolo e gli Evangelisti Luca e Marco che sono ritratti nell'icona non appartenevano direttamente alla cerchia dei discepoli del Signore. Lo sguardo va pertanto dalla stretta cerchia dei discepoli al più vasto e più numeroso mondo della Chiesa.
L'Apostolo Paolo e gli Evangelisti Luca e Marco che sono ritratti nell'icona non appartenevano direttamente alla cerchia dei discepoli del Signore. Lo sguardo va pertanto dalla stretta cerchia dei discepoli al più vasto e più numeroso mondo della Chiesa.
Nella parte alta la luce, il cosmo bello dello Spirito. In quella bassa la tenebra, il mondo dell'ignoranza antecedente la venuta di Cristo.
Si fa memoria -in quanto Chiesa (=assemblea) - non solo dei propri membri quelli dei giorni correnti ma anche di chi ormai sta al di fuori di essa; nessuno è escluso. Nemmeno chi dovesse essere trattenuto nell'Ade, dal momento che "Dio vuole che tutti gli uomini siano salvati". Dio per i credenti, per gli appartenenti alla Chiesa, può infatti mutare le sorti di chiunque.
Ecco perchè Papàs Nicola, il parroco di Contessa Entellina, alle 9,00 di sabato 8 Ottobre p.v. celebrerà la sacra Liturgia nella cappella cimiteriale.
Il Centro Culturale Parrocchiale, nel pomeriggio della domenica di Pentecoste (nel dopo Vespro), promuove la tradizionale visita e conseguente partecipazione alla funzione commemorativa nella Chiesa campestre dell'Odigitria.
Come viene ricordata la Pentecoste a Contessa Entellina.
Premesso che la festa di Pentecoste cade sempre di Domenica, essa è sempre preceduta da una giornata definita "Sabato dei Progenitori". In questo giorno nei paesi arbëreshe ricadenti nell'Eparchia di Piana degli Albanesi vengono commemorati i defunti.Si fa memoria -in quanto Chiesa (=assemblea) - non solo dei propri membri quelli dei giorni correnti ma anche di chi ormai sta al di fuori di essa; nessuno è escluso. Nemmeno chi dovesse essere trattenuto nell'Ade, dal momento che "Dio vuole che tutti gli uomini siano salvati". Dio per i credenti, per gli appartenenti alla Chiesa, può infatti mutare le sorti di chiunque.
Ecco perchè Papàs Nicola, il parroco di Contessa Entellina, alle 9,00 di sabato 8 Ottobre p.v. celebrerà la sacra Liturgia nella cappella cimiteriale.
Il Centro Culturale Parrocchiale, nel pomeriggio della domenica di Pentecoste (nel dopo Vespro), promuove la tradizionale visita e conseguente partecipazione alla funzione commemorativa nella Chiesa campestre dell'Odigitria.
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