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lunedì 10 giugno 2019

Procedura di infrazione. Un Paese che viola consapevolmente i Trattati Internazionali è come un cittadino che viola il Codice Penale

La Commissione Europea (quel Moscovici e quel Dombrovskis tanto ostici a Salvini e Di Maio) ha il compito istituzionale, il dovere, di individuare possibili violazioni del diritto dell’UE sulla base di indagini o di denunce da parte di cittadini, di imprese e/o di altri paesi aderenti all'Unione.

Se l'Italia non comunica le misure che recepiscono le disposizioni delle direttive o non rettifica qualunque presunta violazione del diritto dell’UE, la Commissione avvia una procedura formale di infrazione. Questa si articola in più tappe stabilite nei trattati liberamente accettati da ciascun paese; ciascuna tappa si conclude con una decisione formale. 
E' quanto è stato avviato nei confronti dell'Italia. Il buon senso suggerisce -se violazioni ci sono state- di allinearci ai Trattati (che -lo ribadiamo- il nostro Paese ha liberamente sottoscritti nel tempo).
La procedura avviata nei confronti dell'Italia è attualmente ai primi passi e se il Governo è in buona fede ha ancora modo di evitare le sanzioni pesantissime che incombono all'orizonte.

Allo stato attuale i passi mossi dalla Commissione Eurpea sono i seguenti 1 e 2:
  1. la Commissione ha inviato una lettera di costituzione in mora con cui ha richiesto informazioni sullo sforamento degli indici sul debito ed altri ancora, Il Ministero dell'Economia ha inviato una risposta entro il termine prescritto.
  1. la Commissione ha con parere motivato richiesto il riallineamento ai pararametri prescritti. La Commissione ha chiesto inoltre di comunicare le misure adottate entro un termine preciso: con la manovra d'autunno.
  1. Se l'Italia dovesse continuare a non conformarsi alla legislazione condivisa dai 28 paesi dell'Unione o dovesse inventare escamotage contrari al diritto comunitario (leggasi: inventare monete parallele all'euro: minibot), la Commissione potrà decidere il deferimento alla Corte di giustizia. Finora nessun Paese è stato mai sottoposto alla Corte.

La procedura proseguirebbe con gravissime conseguenze (su cui preferiamo non intrattenerci) se l'Italia dovesse ritenere che l'ordinamento giuridico comunitario possa non essere rispettato. 


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