+EUROPA
E' una alleanza di Centro-Sinistra di forte ispirazione europeista, molto distante dalle posizioni sovraniste-populiste sia di Salvini che del Movimento 5 Stelle.
Punti salienti del programma:
- Politiche sociali ed economiche europee che promuovano più equità nel sistema tributario e nel mondo del lavoro.
- Sviluppo di un mercato di libera concorrenza europeo, con la privatizzazione di imprese nazionali che operano in mercati concorroenziali e riforma dell’attuale assetto proprietario delle banche.
- Promozione dei diritti civili e delle libertà individuali, con l’adozione dello ius culturae come modello di riforma per la cittadinanza.
- Introduzione di nuovi meccanismi di ingresso dei profughi con la creazione di canali di arrivo legali e sicuri a livello europeo e programmi di inserimento nella società civile e nel mondo del lavoro.
- Creazione di un’unica Federazione di Stati Europei che serva come apripista per la creazione dei veri e propri Stati Uniti d’Europa.
- Creazione di un unico esercito di Difesa europea e polizia di frontiera europea.
- Superamento delle politiche di austerità e forte potenziamento degli investimenti europei nell’ambito dei servizi di istruzione e nuove tecnologie.
Partito Democratico–Siamo Europe
Il partito si riconosce nei più larghi ideali socialdemocratici e progressisti dal punto di vista sociale, di inclusione e ambientale.
Il programma della lista riprende i punti salienti del Manifesto che ha dato vita a Siamo Europei (di Carlo Calenda) e della mozione a sostegno di Zingaretti per la sua candidatura alle primarie.
Nel programma si propone il rilancio del ruolo dell’Italia all’interno delle istituzioni europee e si preme per un’Europa più accogliente per chi arriva sulle coste del Mediterraneo, più unita e solidale, che si liberi dalle catene dell’austerità e della tecnocrazia; il rilancio della crescita attraverso politiche espansive che puntino su grandi investimenti comuni e l’istituzione di un’indennità europea di disoccupazione. Rimane sul tavolo anche la proposta dell’elezione diretta del Presidente della Commissione Europea per aumentare la vicinanza delle istituzioni sovranazionali ai cittadini di ogni Stato membro.
Fra i rappresentati della Coalizione sono presenti anche esponenti di Articolo 1 – MDP, il partito nato dalla scissione di Bersani e altri ex-compagni dal PD.
La sinistra
La sinistra italiana -è notorio- è profondamente divisa, e dal calderone è uscito un nuovo simbolo: "Sinistra”. La coalizione racchiude al suo interno Sinistra Italiana e Rifondazione Comunista, ma lascia fuori altre realtà come Possibile e Potere al Popolo.
La lista riprende il programma dei partiti che la compongono, che chiedono un nuovo welfare europeo, un’attenzione maggiore ai bisogni dei cittadini, un sistema di accoglienza efficiente, l’attuazione di politiche ambientaliste e nuove politiche economiche incentrate sul lavoro.
Fratelli d’Italia
ll partito di Giorgia Meloni punta (cometutti partiti sovranisti) sul sentimento nazionalista. Proprio in quest’ottica Fdi ha aderito all’Alleanza dei Conservatori e Riformisti Europei (ACRE), partito che preme su valori liberali e conservatorismo nazionale.
Il programma elettorale riprende i punti più cari alle forze sovraniste:
- La creazione di una Confederazione di Stati Europei Sovrani.
- Il superamento dell’austerità e abbassamento delle tasse.
- La riforma della finanza europea e della BCE.
- Una riforma del lavoro che tuteli le aziende che assumono manodopera italiana.
- L’adozione di una flat tax ridotta a vantaggio delle imprese che producono in Italia.
FORZA ITALIA
Il partito di Berlusconi fa parte del Partito Popolare Europeo (PPE), il gruppo più grande ed influente del Parlamento Europeo di cui fa parte la Merkel. Riunisce forze liberali europee e mantiene un forte spirito europeista, malgrado alcuni scetticismi interni ai partiti nazionali che lo compongono.
Il programma di Forza Italia per le prossime elezioni europee si articola su diverse proposte:
- Stop alle politiche di austerità e alla regolamentazione eccessiva dei mercati che frenano lo sviluppo, e creazione di una politica industriale europea.
- Riforma della BCE che la renderebbe più simile alla Federal Reserve degli USA.
- Meno burocrazia, accesso più semplice per le imprese locali ai fondi europei.
- Definire trattati europei con la Libia e trovare accordi a livello di Unione con i paesi di origine dei migranti per il loro rimpatrio.
- Piano Marshall per l’Africa con uno stanziamento di cinquanta miliardi per promuovere lo sviluppo, costruire infrastrutture e garantire la formazione.
- Politica estera comune e l’unione delle forze armate di tutti i paesi europei per la creazione di un unico esercito che renda l’Europa una potenza militare mondiale.
Movimento 5 Stelle
I vertici del Movimento hanno nel corso della campagna elettorale preferito smarcarsi il più possibile dall’ombra della Lega. Per questo Luigi Di Maio in questi mesi ha cercato nuovi alleati in Europa per riuscire a creare un nuovo gruppo indipendente, commettendo marcati errori come quello di andare a bussare dai "gilet gialli" in Francia, un movimento a cui non dispiace la violenza..
Il Movimento 5 Stelle ha aderito a un manifesto congiunto di altri tre movimenti europei che definisce gli obiettivi comuni della coalizione, i cui punti centrali sono:
- Potenziamento di strumenti di democrazia diretta con l’adozione di un sistema bicamerale per il Parlamento Europeo.
- Superamento dell’austerity con la revisione dei vincoli di bilancio, una riforma della Banca Centrale Europea e la ferma opposizione alla creazione di un Fondo monetario europeo.
- Direttiva Europea che introduca il salario minimo garantito negli stati membri che ancora non l’hanno previsto, fra cui l’Italia.
- Parità di genere nel mondo del lavoro.
- La promozione del Made in Italy attraverso politiche agricole favorevoli ai piccoli agricoltori e contro l’importazione di prodotti alimentari esteri.
- Lotta alla delocalizzazione selvaggia.
- Gestione del flusso dei migranti, e in particolare l’introduzione di quote di ridistribuzione obbligatoria nei paesi europei.
- La lotta alla grande evasione, alla corruzione e alla criminalità.
Lega
Nello scacchiere europeo, la Lega siede nel gruppo Europa delle Nazioni e delle Libertà (ENF) che racchiude tutti i partiti euroscettici più radicali e non esclude l’abbandono della moneta unica e una revisione più restrittiva dei trattati riguardanti l’immigrazione nell’Unione.
Salvini vuole una radicale revisione dei trattati europei che porti, di fatto, a una situazione precedente al Trattato di Maastrich.
L’obiettivo è una profonda riforma dei trattati che restituisca non solo all’Italia, ma a tutti gli stati membri la sovranità monetaria, territoriale, legislativa e quella su tutte le competenze attualmente sussidiarie.
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