Il vivere e il morire
(Riflessione sviluppata mentre assistevo alla "messa" di un Vescovo vestito alla bizantina e mandato da Roma in Sicilia per tenere viva la tradizione Orientale mediante la Liturgia, che come sappiamo è ricca di espressioni patristiche. La sorpresa è stata che pure quel Vescovo preferisce celebrare "la messa", ossia quel rito razionale e sistematico adatto per chi non ha tempo per riflettere).
La Fede
Cosa è la fede? Come la si ottiene ?
Per taluni, per i credenti, essa è il sesto senso dopo la vista, l'udito, l'olfatto ... .
Per altri è un dono e chi la ottiene -in un certo senso- è un privilegiato.
Per altri ancora il dono sarebbe dato a tutti; tutto sta nel saperlo cogliere, saperlo interpretare, saperlo valorizzare.
Per altri è un dono e chi la ottiene -in un certo senso- è un privilegiato.
Per altri ancora il dono sarebbe dato a tutti; tutto sta nel saperlo cogliere, saperlo interpretare, saperlo valorizzare.
Altri sottolineano una differenza -notevole- nel sapere cogliere e recepire la Fede, fra i cristiani occidentali che vanno a "messa" e quelli orientali che frequentano la "Liturgia". I primi la colgono, quando la colgono, con la ragione -usando l'intelletto- mentre i secondi col cuore.
Probabilmente -ed è più realistico- nel recepire la Fede giocano in ogni parte del mondo sia la ragione che il cuore.
Un prelato tempo fa ebbe a dirmi che in Oriente (per gli Ortodossi) la religione e la fede sono esperienze della vita vissuta nel senso che si mescolano col lavoro, col gioco, con lo studio e con la vita in famiglia, mentre in Occidente, dove prevale la razionalità su tutto, si tende a suddividere e sezionare la vita in sfera del lavoro, sfera degli affari, della vita privata, dello studio ... della meditazione etc.
La tendenza degli occidentali a sezionare ogni manifestazione operativa e di vissuto giornaliero starebbe ovviamente indebolendo persino la vita comunitaria e il vivere insieme, mentre la Fede, se è tale, dovrebbe illuminare ogni aspetto e momento della vita quotidiana.
In Occidente viviamo sostanzialmente dissociando ogni aspetto del vivere: da un lato l'impegno lavorativo e poi ... la messa in chiesa, e poi ... il teatro e poi il rincorrere i politici, e poi ... un'oretta la domenica per andare in chiesa.
La Fede -da noi- non fa da coperchio su tutte le sfere di attività della giornata. Prima il portafoglio, poi, se c'è tempo, la riflessione.
La Fede entrerebbe in campo solamente quando vogliamo meditare (ma con i ritmi e l'organizzazione della società odierna ciò avviene raramente... specialmente per chi vive nelle città e dentro la cultura sistematica di tipo occidentale; i ritmi diventano sempre più incalzanti persino nelle campagne dove penetra la meccanizzazione e la metodica utilitaristica e fra qualche anno la "messa" dovrà ulteriormente essere rimaneggiata e ridotta all'osso dall'occidentale Vaticano ).
Sì, ai nostri giorni non c'è tempo per riflettere su chi siamo noi uomini.
Servono più messe e meno complesse Liturgie.
In Occidente viviamo sostanzialmente dissociando ogni aspetto del vivere: da un lato l'impegno lavorativo e poi ... la messa in chiesa, e poi ... il teatro e poi il rincorrere i politici, e poi ... un'oretta la domenica per andare in chiesa.
La Fede -da noi- non fa da coperchio su tutte le sfere di attività della giornata. Prima il portafoglio, poi, se c'è tempo, la riflessione.
La Fede entrerebbe in campo solamente quando vogliamo meditare (ma con i ritmi e l'organizzazione della società odierna ciò avviene raramente... specialmente per chi vive nelle città e dentro la cultura sistematica di tipo occidentale; i ritmi diventano sempre più incalzanti persino nelle campagne dove penetra la meccanizzazione e la metodica utilitaristica e fra qualche anno la "messa" dovrà ulteriormente essere rimaneggiata e ridotta all'osso dall'occidentale Vaticano ).
Sì, ai nostri giorni non c'è tempo per riflettere su chi siamo noi uomini.
Servono più messe e meno complesse Liturgie.
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