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venerdì 14 settembre 2018

Esaltazione della Croce. Segno del più terribile fra i supplizi, la Croce è invece per il cristiano l'albero della vita

In serata dalla Chiesa Madre
uscirà la processione.
14 Settembre

Nelle Chiese d'Oriente l'odierna festività è paragonabile alla Pasqua di Risurrezione.
Con l'apprendimento conseguito da laico, col supporto di qualche libro e soprattutto con l'ascolto delle omelie di Papàs Nicola ho capito quanto adesso provo a riportare su questa pagina. Salvo che non abbia capito male.

Nello spirito cristiano il vero e grande miracolo è quello compiuto da Cristo sulla Croce. Lì ha dato la sua vita proprio in favore di chi (allora) lo uccideva e ancora (oggi) continua ad ucciderlo nelle persone dei più sfortunati (immigrati, miserabili, ignoranti, sfruttati).

Se Dio/Uomo finisce in Croce e
muore per poi risorgere è
segno che abbia aperto una
via di uscita dalla disperazione
per il resto dell'umanità.
Li, sulla Croce, il Nazareno ci ha liberato dalla falsa immagine di un Dio che vive in una regia con legioni di angeli che lo servono e lo incensano. Ci ha liberati dall'idea di un Dio padrone e manager delle cose che accadono nel mondo. Ci ha liberati pure dalla falsa immagine che tanti affrettati preti ci trasmettono su un Dio sbriga faccende a cui chiedere miracoli, magari versando il giusto obolo alla Congregazione, alla Parrocchia etc. 

Il Dio che finisce sulla "Croce" è invece colui che dona tutto a tutti. In pratica è colui che paga, per tutti noi iniqui, il conto delle malefatte del mondo.
Il vero è più grande miracolo del Nazareno è stato quello di essersi addossato -finendo sulla Croce- tutto il male che gli uomini avevano fino ad allora fatto e che ancora oggi continuano, si tratti delle ruberie dei politici che delle piccole furbizie che ci facciamo l'uno con l'altro.

Quale è il rapporto fra gli esseri umani ? quello di scaricare responsabilità nostre sugli altri. E' la "croce" di sempre. 
Chi finisce in croce, fra il vero malfattore, c'è inoltre chi finisce "nelle nostre mani di persone che ci sentiamo essere perbene".

Noi cristiani odierni, mi pare, che la prima cosa che neghiamo è la croce, preferiamo il Potere. 
Col Potere possiamo mettere in croce gli altri. 

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