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mercoledì 21 marzo 2018

Regione Sicilia. A fine marzo manca ancora il Bilancio di Previsione

Il programma esposto dal presidente Nello Musumeci nel corso di un Forum, in sintesi è qui di seguito riportato:

1) il varo di Bilancio e Finanziaria in tempi rapidi, evitando per tale via l'ulteriore proroga dell'esercizio provvisorio; 
2) la necessità di trovare nuove risorse sfruttando i fondi integrativi; 
3) una politica che guardi al futuro, puntando sulla realizzazione di una rete infrastrutturale in grado di proiettare la Sicilia verso l'Europa senza dimenticare il suo ruolo di cerniera con i Paesi del Mediterraneo; 
4) cessazione delle polemiche interne alla maggioranza e pensare a lavorare per il bene dei siciliani. 

Musumeci ha aggiunto che la giunta ha già avere varato ieri il Bilancio e si accinge ad affrontare la Finanziaria. "Subito dopo i documenti contabili saranno trasmessi all'Ars per l'esame in Commissione e in aula. Il mio auspicio è che vengano approvati entro il 31 marzo; mi auguro che non ci siano ostruzionismi e che prevalga il senso di responsabilità". 

Il Governatore ha spiegato che sarà un bilancio "asciutto, essenziale" ed ha rimarcato che la legge di Stabilità non sarà trasformata, come avvenuto spesso in passato, in un provvedimento omnibus. 

Queste le linee guida 
a) particolare attenzione "alle giovani coppie, agli indigenti, al mondo del lavoro" 
b) sfruttare i fondi europei e quelli del Patto per il Sud "per il miglioramento della rete infrastrutturale dell'isola, come ferrovie e viabilità". 
"Abbiamo miliardi nel cassetto  ma non possiamo investirli perchè non ci sono progetti, rischiamo di restituire all'Europa il denaro che è stato messo a disposizione, perchè non c'è stata qualità nei progetti". 

Musumeci riferendosi all'equilibrio politico interno all'Ars ha detto: "So di non avere una maggioranza in Parlamento, so di dovere affrontare mille insidie, ma nella mia vita privata sono stato abituato ad affrontare e superare le difficoltà".  "Io voglio essere un presidente di transizione, un presidente che semina. Il mio auspicio è quello di lasciare una Regione con le 'carte in regole' come diceva Piersanti Mattarella, una regione 'normale', avviando finalmente la stagione delle riforme".

Il modello di sviluppo che il governo intende perseguire è di puntare su "turismo, beni culturali e agricoltura di qualità" ed ha parlato della necessità di una "riconversione" dei poli industriali di Milazzo, Siracusa e Gela attraverso una confronto con Confindustria e i petrolieri. 
"Le regole - ha sottolineato - le deve stabilire la politica, non più i potentati". 
Riguardo al risultato delle ultime Politiche e al successo elettorale del M5s in Sicilia, Musumeci ha osservato: "quello che più mi preoccupa è la scomparsa del tema del Mezzogiorno sia dell'agenda del centrodestra sia da quella del centrosinistra ed anche i cinquestelle non ne hanno parlato malgrado i voti raccolti al Sud". 
Riguardo alle dimissioni di Sgarbi da assessore regionale ai Beni Culturali e alle accuse rivolte nei suoi confronti dal critico, Musumeci ha tagliato corto: "Con Sgarbi non intendo polemizzare, per quanto riguarda la cultura, è una delle priorità del mio governo".

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