Le rimostranze che Berlusconi riesce a fare dinnanzi alla tragedia libica e all'assassinio di Gheddafi (la salma è riposta nella cassa da morto, la panca sotto la tv) sono povere, molto povere.
Sappiamo infatti molto bene che l’Italia e molto più la Francia hanno sulla coscienza l’uccisione del leader libico.
Lo stesso Berlusconi, oggi è solo con un cane, come quel Dudù antropomorfo.
Oggi è lui, il Gheddafi reincanato, oggetto di attenzione e di attesa di tanti suoi ... già amici.
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Washington Post ha pubblicato il 19 marzo un articolo a firma Davide Casaleggio, che sintetizza, se cosi si può dire, la base ideologica e comportamentale del primo partito politico italiano (M5S).
Davide è presentato, nell'articolo come “one of the top leaders of the Five Star Movement. He is president of the Rousseau Association…”. Già qui chi possiede un minimo di senso critico si irrigidisce: Il Movimento 5 Stelle risponde ai suoi iscritti oppure .... ad una società di capitale il cui fine è di produrre profitti ?
Essere ontemporaneamente imprenditore, iscritto e capo politico travalica il conflitto di interessi.
Casaleggio non spiega agli americani che la piattaforma che ha consentito il successo elettorale dei cinque stelle si chiama Rousseau nè precisa che la piattaforma non è del partito ma è sua ed esclusivamente sua personale. Per statuto della Rousseau.
Siamo -a quanto pare- nella più immensa “confusione …”.
Casaleggio ha fatto uscire il suo "messaggio" di democrazia on-line lo stesso giorno nel quale si attestava quanto l’online possa essere manipolatore e manipolato, grazie alla connection Facebook/Cambridge Analytica, che in due giorni ha fatto perdere 5 miliardi in borsa a Mark Zuckerberg. Il quale Zuckerber guarda un po!, da un anno sta facendo il giro dell’America per lanciare la sua candidatura alla Casa Bianca, forte delle centinaia di milioni di profili statunitensi che ha in pancia in modo unico ed esclusivo.
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