Leggiamo sui giornali di questi giorni che in Sicilia otto comuni su dieci sono interessati da aree soggette a gravi dissesti idro-geologici e due comuni su dieci rientrano nel mirino del rischio idraulico.
Nelle settimane scorse la Regioni ha inviato a tutti i Comuni (ovviamente pure al nostro: Contessa Entellina) una circolare con cui li invita -entro metà di aprile- ad inviare una mappatura delle criticità locali.
I Comuni sono invitati ad affrontare una questione molto precisa e delicata, ne va infatti della messa in sicurezza delle popolazioni. Essi -come ricorda la circolare- devono riportare "anche eventuali situazioni di pericolosità e rischio non ancora censite dal piano (ndr. pai)".
Sostanzialmente i Comuni dovranno curare:
Sussiste pure il rischio di desertificazione, ossia l'abbandono di vaste aree dell'isola che pagano le conseguenze dell'emigrazione e dell'impoverimento dell'agricoltura isolana. |
-una cartografia di sintesi del rischio idrogeologico ed un documento di programmazione contenente:
a) elenco delle opere di mitigazione già realizzate,
b) due elenchi di progetti di mitigazione presentati e caricati sul Rendis che contengano quelli inseriti nei vari programmi di finanziamento e quelli senza finanziamento,
c) elenco dei progetti da realizzare,
d) segnalazioni di eventuali dissesti,
e) tabella con elenco dei dissesti idro-geologici.
Dall'adempimento di quanto da noi qui accennato, e previa ovvia istruttoria, per i Comuni si aprono le possibilità di partecipazione alla programmazione regionale di settore e di poter attingere ai fondi per la progettazione o per il finanziamento dell'opera.
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