situazione pd
MARCELLO SORGI, giornalista
“Il centrosinistra è in una situazione veramente difficile, dopo la
scissione con la parte di “Liberi e Uguali”, ma anche con quella parte che si
chiama “Potere al popolo”, il Pd è impegnato ormai direi da un paio d’anni in
un suicidio molto ben architettato, hanno perso il referendum, hanno perso le
elezioni amministrative, si sono separati e gli scissionisti si presentano in
tutti i collegi per impedire ai candidati del Pd di vincere. E’ difficile
trovare una strategia. L’unica logica di quello che sta accadendo – ha
affermato Sorgi – mi pare il secondo tempo di una partita congressuale, perché
c’è tutta una parte che non è solo fuori dal Pd quindi solo Bersani, Grasso, ma
è anche dentro il Pd e penso alla minoranza di Orlando. C’è tutta una parte del
centrosinistra che lavora pensando che un cattivo risultato di Renzi lo
porterebbe a dimettersi. E’ una scommessa secondo me difficile da vincere perché Renzi con le candidature, prendendosi la maggior
parte dei candidati di sua fiducia diretta, si è attrezzato anche nel caso in
cui il dopo voto per lui sia tempestoso”.
DAVIDE FARAONE, esponente renziano in Sicilia, capolista al Senato per la Sicilia Occidentale
"Le ultime elezioni regionali hanno dimostrato che ci sono problemi di consenso e per questo ora abbiano presentato la migliore squadra per le elezioni nazionali. Non faremo polemiche con chi dissente sulle candidature, questo non è un congresso, rimandiamo quindi le polemiche a dopo".
"Questo sistema elettorale nuovo ha creato difficoltà perché è un sistema che ancora non era stato provato. Abbiamo candidato anche qui Boschi solo perché è un valore aggiunto. Su Crocetta non mi interessa fare polemica. A noi interessa combattere solo chi ha fatto male per il paese e fare proposte valide. Tutte queste polemiche sui candidati stancano le persone. Capisco che Raciti la pensi diversamente ma ora dobbiamo pensare alle elezioni"
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