StatCounter

giovedì 11 ottobre 2012

Corte Costituzionale. Lupo non mangia lupo

IL PARADOSSO. Gli stipendi di chi guadagna tantissimo, di chi e' un burosauro di Stato, non si possono ridurre. Lo ha stabilito la Corte Costituzionale. In Italia si possono invece tagliare le pensioni, allungare i tempi di maturazione delle pensioni della gente che vive con cifre modeste. Si puo' ridurre il potere di acquisto dei salari e degli stipendi aumentando accise, ive e prelievi vari ma non e' ammesso ridurre gli stipendi dei manager e burosauri di Stato. Questo in cui viviamo e' in effetti lo Stato creatosi fra cultura berlusconiana e disorientamento degli ex-comunisti, lo Stato liberista. LEGGERE: La Corte costituzionale ha deciso quest'oggi l'illegittimità costituzionale parziale e la manifesta inammissibilità ai tagli previsti dal decreto legge 78 sulla Manovra economica 2011-2012 per i dipendenti pubblici convertito in legge il 30 luglio 2010. Bocciata in dettaglio la riduzione degli stipendi superiori ai 90mila euro lordi (-5% per la parte eccedente questo importo) e 150 mila euro (-10%). La Consulta ha dichiarato costituzionalmente illegittima anche la mancata erogazione di acconti, conguagli e indennità speciali per il personale di magistratura. La norma prevedeva che non fossero erogati né recuperabili gli acconti degli anni 2011, 2012 e 2013 ed il conguaglio del triennio 2010-2012. Che per il triennio 2013-2015 l'acconto spettante per l'anno 2014 sia pari alla misura già prevista per l'anno 2010 ed il conguaglio per l'anno 2015 venga determinato con riferimento agli anni 2009, 2010 e 2014. Bocciato il contributo di solidarietà introdotto nel 2011 per i dipendenti pubblici che guadagnano più di 90.000 euro. A sollevare le pregiudiziali di costituzionalità erano stati i Tar di undici Regioni: Campania, Piemonte, Sicilia, Abruzzo, Veneto, Umbria, Sardegna, Liguria Calabria, Emilia Romagna e Lombardia. Nel dettaglio la Corte ha bocciato l'articolo 9 commi 2 e 22, l'articolo 12 commi 7 e 10.

Nessun commento:

Posta un commento