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lunedì 4 novembre 2024

Paesi sicuri e non sicuri per i migranti.

 L’Egitto è sicuro per il Governo

L’Egitto non è sicuro per un giudice di Catania

 

Un giudice a Catania ha annullato un trattenimento, motivando «L'Egitto non è Paese sicuro». La pronuncia arriva dopo il decreto legge del governo Meloni e la motivazione si sostanzia nell’asserzione che “va sempre verificata la compatibilità con il diritto dell’Unione Europea”.

  La lista di paesi sicuri, frutto di un decreto varato dal Governo «non esime il giudice all'obbligo di una verifica della compatibilità» di tale «designazione con il diritto dell'Unione europea» e «in Egitto ci sono gravi violazioni dei diritti umani» che «investono le libertà di un ordinamento democratico». Lo ha scritto il Tribunale di Catania nel provvedimento con cui non ha convalidato il trattenimento disposto dal questore di Ragusa di un migrante arrivato dall'Egitto, che a Pozzallo ha chiesto lo status di rifugiato.

 L'Egitto rientra nell'elenco dei 19 Paesi che il Governo con proprio decreto ha considerato «sicuro»: e nelle intenzioni dell’esecutivo dovrebbe consentire l'espulsione «per direttissima» del migrante, senza esaminare la domanda di protezione. Ma questa norma, lo ha fatto notare un provvedimento del tribunale di Bologna di pochi giorni fa, contrasta con una sentenza della Corte di giustizia Ue e di una direttiva comunitaria: un Paese può essere considerato sicuro solo quando tutte le categorie di cittadini, nessuna esclusa, sono al riparo da trattamenti che violano i loro diritti.

 

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