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mercoledì 23 agosto 2017

Economia.Nel mondo globalizzato ... ... la democrazia

La politica keynesiana di piena occupazione (III)

Maynard Keynes è stato il precursore della odierna macro-economia, egli infatti analizzò l'andamento economico del decennio 1920-30 e concluse che la vera ragione del livello di disoccupazione era l'insufficienza della spesa pubblica.

Sottolineò come sia importante che  salari monetari rimangano costanti e come non sia la stessa cosa se la riduzione dei salari reali dipende da una  contrazione di quelli monetari oppure da un aumento dei prezzi.
Lo Stato, al fine di evitare la recessione e l'aumento della disoccupazione, deve aumentare la spesa per contrastare gli effetti del calo della domanda. Il deficit causato dall'aumento della spesa pubblica viene colmato una volta che l'economia abbia ripreso vigore.
Solo a questo punto (della ripresa) lo Stato deve frenare la spesa pubblica, poichè il conseguente rallentamento dell'economia verrà compensato dai risparmi realizzati durante la fase di espansione della spesa medesima.  

Il convincimento di Keynes era che risparmi e investimenti  non rispondono alle stesse variabili e da qui il ruolo di primo piano che egli accorda allo Stato nel sistema economico, in particolare per la sua capacità di incentivare i fattori generatori di ricchezza in tempi di disoccupazione.
(segue)

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