Sfogliare, leggere, lasciarsi coinvolgere dai libri di p. Pietro Gullo fa ovviamente conoscere meglio il personaggio-autore, (che a Contessa dovremmo meglio conoscere), ma verosimilmente e grazie alle tematiche che egli affronta la vera scoperta che viene fuori è quella di se stesso, del lettore.
Le pubblicazioni da lui curate sono tante e spaziano su temi i più vari, fermo restando l'unica sorgente, la Verità (Amore, Giustizia, Bellezza ...).
In lui si coglie una grande sete. Sete, proprio sete. Quella di Verità soprattutto e inoltre quella fisica e corporale in quanto conseguenza della prima, dal versante della Giustizia.
E visto che siamo scivolati sul tema acqua è bene che il lettore sappia che se il Sindaco due/tre giorni fa ha comunicato mediante internet di avere risolto l'annosa questione sulla somministrazione idrica di borgo Pizzillo, ciò non risulta ad oggi conforme a verità (v- minuscola).
A Pizzillo i rubinetti sono asciutti, arsi dal desiderio di essere bagnati.
A Pizzillo i rubinetti sono asciutti, arsi dal desiderio di essere bagnati.
Ma torniamo ai libri, ai messaggi, alla fiducia che p.Pietro ripone nella Verità e pure nell'acqua.
A pag. 131 del compatto libro "Ho trovato una parola" egli dedica una riflessione alla Giornata Internazionale dell'Acqua che qui riportiamo.
Il cappello recita:
E' la prima delle misure della dignità: l'acqua per tutti.
Dimenticarlo per ricordarcelo una volta all'anno, è cosa grave.
Chi ne approfitta, morirà senza senso.
Acqua. E' la gemma della terra. Come un tronco è fecondo nei suoi germogli, così la terra fruttifica nelle gemme: mille gocce che spaccano la sete e la pietra si trasforma nella fonte.
Terra è la sete, la radice, il senso, l'attesa e la speranza. Acqua è la risposta, la giustizia, la consolazione, la Bellezza. Inconcepibile la terra senza acqua. Sarebbe come un Dio senza amore, la sposa senza notti, l'amico senza lacrime. Impossibile l'acqua senza terra. Sarebbe come il tempo senza storia, lo sguardo senza volto, vedere senza esistere.
Per questo l'acqua è un diritto che si fonda sulla gratuità della dignità della persona, sulla libertà che non compete a nessuno concedere: si è intrinsecamente per dignità, connaturata alla sostanza dell'essere e dell'esistere.
E' la più grande ingiustizia, la più grande offesa alla dignità della persona, la mancanza, la privazione, la privatizzazione dell'acqua, essendo il diritto primo, fontale, appunto, sorgente della vita. Non si tratta di simboli e parabole. La realtà dell'acqua è la realtà che porta simboli e parabole. Senza tale realtà è impossibile l'essere, l'esserci, in relazione con se stessi, gli altri e la natura.
La terra si spacca e viene fuori l'acqua. Dalla sete, la profondità della sorgente.E' un gemere le doglie per partorire (Romani 8). Chi si impadronisce del gemere della vita è il più grande criminale e assassino. Decide della vita, sulla vita, che appartiene a tutti. La vita fa piovere sui buoni e i cattivi. Appunto bisogna fare di tutto affinchè nessuno (privati, multinazionali, governi, dittature ...) s'impossessi e manipoli e decida sulla vita: sulla pioggia che è acqua per tutti, acqua gratuita per tutti. E' un crimine pagare l'acqua. Si, proprio la materia dell'acqua! Per quanto abituati, assuefatti e democratizzati, l'acqua è di tutti e per tutti.
Altra cosa organizzarsi intorno all'acqua.
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