Qualcuno ci chiede:
vivendo in un paesino al centro della Sicilia, semi-disabitato, isolato in senso letterale a causa della rete stradale inadatta pure per gli antichi e storici carretti, che ne sapete voi della crisi in atto che investe la società italiana nel suo complesso ?
La risposta è che
proprio perché viviamo in un paese isolato -lontano dal mondo- abbiamo a disposizione tutto il tempo che desideriamo per osservare, riflettere e capire che
-le istituzioni repubblicane vanno decadendo e che sono prevalentemente in mano a gente che rispetto ai padri fondatori (i De Gasperi, i Nenni, i La Malfa, i La Pira, i Pertini e altri provenienti dall'esperienza della Resistenza) non conoscono nè sanno leggere la bussola della politica pulita. Classe dirigente inadeguata e priva di valori condivisibili con la gente comune.
-la criminalità organizzata che decenni fà ci dicevano fosse causa della mafia del corleonese e della Sicilia, adesso -come allora- è invece causa delle mafie di tutta Italia e di "mafia capitale", anche.
-la corruttela dilagante che decenni fà consisteva nell'offrire un coniglio, una gallina col collo tirato alla persona influente, oggi è divenuta regola secondo cui non di "offrire" in segno di gratitudine si tratta, bensì di saccheggio in profondità delle risorse pubbliche in accordo fra donante e beneficiario.
-la caduta del senso civico lo intuiamo dalla circostanza che un tempo il senso civico rendeva impossibile a chiunque usare un foglio di carta appartenente al servizio economato della Pubblica Amministrazione e si andava in cartoleria a comprare un "foglio uso bollo" mentre oggi si è al punto che nessuna persona onesta intende occuparsi di politica per evitare di essere confuso con mascalzoni, ladri e cialtroni.
-l'inefficienza delle burocrazie la conosciamo bene, è la cancrena derivante dal fatto che fino alla fine degli anni sessanta per accedere alla pubblica amministrazione si svolgevano più meno seri concorsi pubblici e adesso bisogna invece rivolgersi alla gente che si occupa di politica (la parlata), ossia ai padri della decadenza di ogni istituzione.
-l'arroganza partitocratica, la conosciamo dai servizi riportati dai media e la attribuiamo ai politicanti selezionati dai vertici dei partiti fra gli ubbidienti, gli ignoranti, gli abili nel saccheggio delle risorse pubbliche.
-la diffusione delle droghe è la modalità abituale di tipiche classi dirigenti dedite al sorvolo delle regole di legalità.
-l'inaridirsi del sentimento religioso è la conseguenza della facilità con cui tutto arriva attraverso le vie qui sopra segnate in rosso vecchio.
-l'egoismo crescente, è originato dal desiderio naturale di ciascuno di non perdere ciò che possiede e ad aumentare ciò che possiede secondo i modelli di accumulo praticati dalle classi dirigenti.
-la gara per il successo facile e indiscriminato. "Se a quello è andata bene pur avendo operato secondo le vie qui sopra segnate in rosso vecchio", perché ciascuno di noi non deve provare a fare il m-a-s-c-a-l-z-o-n-e ?
Studiare, sudare, essere seri ed onesti è divenuto purtroppo lo stile di vita di chi -erroneamente- viene definito "stupido".
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