Mimmo Cuccia pigliando spunto da un articolo del Giornale di Sicilia pubblicò tempo fa sul Blog un testo che suonava Vivere a Contessa rende longevi. La circostanza è reale tenuto conto del grande numero di novantenni che qui si contano.
Il professore Francesco M. Antonini, scomparso nel 2008 a 87 anni, è stato nel 1958 il primo medico ad ottenere la prima cattedra al mondo di Gerontologia e Geriatria.
Il professore Francesco M. Antonini, scomparso nel 2008 a 87 anni, è stato nel 1958 il primo medico ad ottenere la prima cattedra al mondo di Gerontologia e Geriatria.
Egli riteneva quella della vecchiaia come l'età del tempo libero e della creatività.
La vecchiaia, o meglio il decadimento, secondo quel grande ricercatore non è affatto un evento "naturale", ma più spesso di quanto si creda è causa dell'abbandono, dell'emarginazione sociale e del rifiuto affettivo oltre che della mancanza di esercizio fisico e mentale.
L'essere umano ha bisogno, un bisogno vitale, di contare ed essere importante per qualcuno, fosse anche per un cane.
L'essere umano ha bisogno, un bisogno vitale, di contare ed essere importante per qualcuno, fosse anche per un cane.
Questo il suo decalogo:
- Scegliti, per nascere, una famiglia di longevi, che ti insegnino come vivere una vecchiaia serena;
- fin dall’infanzia interessa ed educa la tua mente a dei valori, alla conoscenza, alla curiosità, a mettere in dubbio ciò che ti viene dato per sicuro;
- dedicati, nei limiti in cui ti è possibile, a un lavoro creativo, l’invecchiamento è diverso a seconda del lavoro che si compie (e del piacere che si ha facendolo);
- spostati progressivamente, mano a mano che invecchi, da azioni fisiche ad azioni intellettuali;
- continua comunque sempre l’azione che hai scelto di compiere: la rinuncia all’azione è causa di stress, di depressione e di invecchiamento;
- mantieni sempre attivi tutti i tuoi interessi;
- è importante che tu cominci piano, e che tu cresca sempre, progressivamente: l’invecchiamento può essere uno sviluppo e non soltanto un declino;
- pratica l’esercizio fisico soltanto se ti stimola anche la mente. Se no, non serve: e questo vale per tutte le risposte a stimoli fisici (cibo, sesso, piaceri);
- cerca di compensare quello che declina o che tu perdi col tempo: una donna bella può diventare interessante, un uomo forte può diventare paziente. Cerca di avere un “tuo” valore, via via che ne perdi altri;
- l’ultima battuta di una commedia di Pirandello dice: “Crearsi, per ritrovarsi”. La tua vecchiaia è il frutto della tua azione creativa. Prima di morire, cerca almeno di essere nato.
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