GIORNALE DI SICILIA
PALERMO ···
Bilanci non approvati, la Regione invia i
commissari in tutti i Comuni siciliani. Ma è una mossa che indispettisce il Pd,
pronto a portare il caso all'Ars. L'assessorato
agli Enti Locali, guidato da Luisa Lantieri, ha avviato la procedura di
commissariamento di tutti i sindaci. Il punto di partenza è la mancata
approvazione del bilancio di previsione entro il termine del 30 marzo. È noto -
per stessa ammissione dell'Anci - che nessun sindaco ha fatto in tempo. E ora
la procedura prevede che entro 5 giorni ogni sindaco comunichi lo stato del
bilancio alla Regione. Nei successivi dieci giorni l'assessorato invierà un
commissario ad acta che si occuperà della redazione del bilancio.
La Regione si
sta muovendo sul piano amministrativo ma la mossa dell'assessorato ha acuito
ancora di più lo scontro fra sindaci e Regione, frutto anche della recente
legge che prevede la decadenza dei sindaci ogni volta che sussista un motivo di
decadenza del consiglio comunale (e la mancata approvazione del bilancio
rientra in questa fattispecie). E così, anche se l'assessorato ha precisato che
il commissariamento non implica che si arrivi anche alla decadenza del sindaco,
l'Anci ieri ha chiesto al presidente dell'Ars Giovanni Ardizzone un incontro
per affrontare il problema degli enti locali prima che la Finanziaria venga
approvata: il vertice si terrà martedì a mezzogiorno.
Il problema dei
finanziamenti regionali ridotti resta, secondo i sindaci, il vero motivo che ha
impedito finora l'approvazione dei bilanci. 1340 milioni previsti in
Finanziaria non sono ritenuti sufficienti: «Anche per il 2017 gli enti locali
rischiano di doversi confrontare, a fine aprile, con trasferimenti regionali
ridotti sulla parte corrente e ancora una volta azzerati per le spese per
investimenti» hanno detto Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano.
I sindaci
non hanno gradito una norma (non definitivamente approvata) che impone loro di
destinare il 10% dei finanziamenti ordinari all'assistenza ai disabili:
«Occorre evitare di indebolirci attraverso scelte legislative adeguate, le
necessario risorse finanziarie e certamente evitando norme come quelle sulla
decadenza che rischiano di generare una inaccettabile instabilità».
L'appello
dell'Anci è stato raccolto dal Pd, segnale che sulle prossime norme della
Finanziaria si aprirà un altro braccio di ferro: «Bisogna restituire alle
autonomie locali la certezza della governabilità - hanno detto Alice Anselmo e
Giovanni Panepinto - per questo abbiamo proposto la presentazione di un
emendamento per abrogare la norma che prevede la decadenza dei sindaci in caso
di mancata approvazione del bilancio comunale. Invitiamo inoltre l'assessore
agli enti locali a sospendere la verifica nei Comuni che non hanno adottato gli
strumenti finanziari. Questa sanzione, nata con l'obiettivo di accelerare
l'approvazione dei bilanci nelle amministrazioni locali, crea in realtà più
problemi di quelli che risolve».
L'approvazione di questo emendamento è stata
auspicata anche dal presidente dell'Ars, Giovanni Ardizzone. Forza Italia, con
Marco Falcone, chiede invece a Crocetta di aumentare i fondi a favore dei
sindaci: «Cinquantacinque Comuni sono in condizioni strutturalmente
deficitarie, 22 hanno dichiarato il dissesto, oltre 50 sono pronti a cadere
nell'una o nell'altra categoria. Questo è il quadro disarmante che Crocetta e
il Pd consegnano ai siciliani».
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