Portella della Ginestra
Associazione dei familiari e
dei sopravvissuti della strage
del 1° Maggio 1947
ANCORA UN PRIMO
MAGGIO SENZA VERITÀ E GIUSTIZIA
DON LUIGI CIOTTI
CELEBRA UNA MESSA A SUFFRAGIO DELLE VITTIME
L’ARTISTA ETTORE DE
CONCILIIS DONA UNA PITTURA
ALL’ASS. PORTELLA
DELLA GINESTRA
Ieri 29 aprile 2017, alle ore 10,30, nella Cattedrale di San Demetrio
a Piana degli Albanesi per il 70° anniversario della strage di Portella della
Ginestra eseguita da Salvatore Giuliano con la sua banda il Primo Maggio 1947 su
ordine delle forze agrarie reazionarie e mafiose è stata officiata da don Luigi Ciotti e dall’Eparca Giorgio
Demetrio Gallaro una messa a suffragio delle vittime.
Al
termine della celebrazione liturgica la critica d’arte Marina Pizziolo ha presentat l’opera pittorica realizzata dall’artista Ettore de Conciliis, in “Omaggio alle vittime di Portella
della Ginestra, a Nicola Barbato e ai caduti del movimento contadino di Piana
degli Albanesi”.
Purtroppo anche questo anniversario è ancora stato caratterizzato dalla mancanza di verità e di giustizia.
La richiesta alle massime
Autorità dello Stato di rendere pubblici tutti gli atti istruttori relativi al
procedimento sui mandanti di Portella istruito negli anni ’50 dalla Procura di
Palermo non è stata ancora accolta nonostante la direttiva Prodi del 2 maggio
1998 di desecretare tutti i documenti attinenti la strage di Portella della
Ginestra. In quelle carte si trovano le ultime ed inedite dichiarazioni di
Gaspare Pisciotta sui mandanti della strage rese poco prima di essere ucciso
nel carcere Ucciardone di Palermo.
Non abbiamo
ricevuto tutt’ora neanche risposta alla richiesta di rendere pubblici, seguendo
l’esempio della FBI, i fascicoli sui mafiosi, che imperavano in Sicilia nei
primi anni del secondo dopoguerra, molti dei quali ebbero rapporti criminali
con Salvatore Giuliano, che secondo le ultime ricerche storiche era un uomo
d’onore della mafiosa di Montelepre. Fascicoli che sono ancora oggi depositati
negli archivi dell’Arma dei Carabinieri e delle Questure di Palermo e Trapani, all’interno
dei quali molto probabilmente potremmo
finalmente trovare le tracce per scoprire la tanta agognata verità.
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