Molti organi d’informazione, tra cui anche l’Unità, hanno infatti subito ripreso la notizia “colpiti” dall’ennesima provocazione che traspare dalla lettura dell’invito ad una serie di mostre dal titolo “L’arte non è cosa nostra”, che verrà inaugurato domenica 7 agosto nei saloni del Museo Civico di Salemi, dove sta scritto che “Sarà presente il ministro delle Politiche Agricole Saverio Romano, imputato per mafia”. Il leader politico siciliano -esponente dell'ultima creatura politica fondata da Totò Cuffaro poco prima di essere arrewstato-, che ha scelto di essere uno dei “Responsabili” per salvare il governo Berlusconi ricevendo in ricompensa uno dei ministeri che fu sempre prerogativa dell'antica Dc, come si sa è oggetto di indagine (anzi imputato) con l’accusa di presunte collusioni con la mafia.
Evidentemente per Sgarbi “l'imputazione per mafia è diventata una sorta di qualità del politico siciliano, da menzionare al pari di titoli e cariche”. E non crediamo che si tratti solo di una provocazione.
Nessun commento:
Posta un commento