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domenica 29 novembre 2009

Il terremoto del 14 gennaio 1968 (Parte sesta)

Giornale di Sicilia
16-01-1968

Gli aiuti per i terremotati


Partite da Palermo numerose autocolonne con viveri tende e medicinali. Generosa gara di iniziative e interventi di autorità e cittadini. In atto un “ponte della solidarietà” con tutte le città d’Italia. Oggi riunione dei ministri competenti. L’onorevole Restivo sui luoghi sinistrati
di Antonio Ravidà

Le popolazioni stravolte e dilaniate dalle violente scosse di terremoto vengono continuamente soccorse. A Palermo per tutta la giornata è stato un intrecciarsi di iniziative e di interventi per alleviare il più possibile le drammatiche condizioni dei sopravvissuti alla tempesta che la natura ha scatenato nei poveri paesi del retroterra della fetta Occidentale dell’isola.
Verso i centri maggiormente colpiti, Montevago, Gibellina, Santa Ninfa, Salaparuta, e, in provincia di Palermo, Contessa Entellina (visitata e benedetta ieri dal vescovo di Piana degli Albanesi, Perniciaro) convergono autocolonne, mezzi di fortuna sui quali sono stati caricati generi di sopravvivenza quale il pane, 2700 coperte di lana (cui si aggiungeranno altre 10.000 oggi) per mitigare il tagliente freddo delle notti di paura, i medicinali tanto necessari e soprattutto il plasma sanguigno.
Un’autocolonna della Croce Rossa Italiana, coordinata dal prof. Troia, direttore sanitario di Villa Sofia, è partita al mattino con un carico di 40 litri di plasma sanguigno, che la CRI teneva in deposito per conto del “Comiliter” il quale l’ha ceduto ai terremotati. L’unità mobile, inviata a Salaparuita, purtroppo, a causa del traffico interrotto, ha dovuto essere dirottata su Castelvetrano, dove s’è fermata, attrezzando un piccolo ospedale da campo. Essa è composta dai dottori, Longo, che la dirige, Franco, Garso, Sallitto, D’Ancona, Donato e Agnello.
Un’altra unità mobile della CRI è partita alla volta di Santa Margherita Belice. Il coordinatore del servizio è il colonnello Porcino, comandante il 12’ centro di mobilitazione, al quale a qualsiasi ora e per qualsiasi informazione i cittadini potranno rivolgersi.
Un gruppo di volontari ha già preso parte alla seconda autocolonna della CRI.
Un’altra autocolonna, composta dai vigili del fuoco è sbarcata in serata al porto dal “Canguro Rosso”. Ancora unità mobili miste, dell’Esercito, dei carabinieri, di agenti di P.S. e di vigili del fuoco, sono partite sempre ieri.
Da stamane alle 8,30 entrerà in funzione diretto dal Centro operativo del “Comiliter” comandato dal maggiore Grizzafi un nucleo di coordinamento con sede presso la Stazione ferroviaria di Salemi. Affiancato da un centro logistico il nucleo provvederà alla gestione ed alla distribuzione di materiali di soccorso, di cibo, di medicinali.
La Prefettura di Palermo ha acquistato notevoli quantitativi di pane che ha spedito in ragione di circa 80 quintali ai comuni terremotati dell’Agrigentino e del Trapanese. Altri 2 quintali ne ha recapitati, con mezzi requisiti o messi a disposizione, e guidati da autisti dell’Amat, per distribuirli nei comuni colpiti della provincia palermitana.
Un’importantissima iniziativa è stata perfezionata nel pomeriggio dal prefetto di Palermo Ravalli assieme al medico provinciale Realmuto, al presidente dell’Ospedale civico Martellucci e al Predide della Facoltà di Medicina D’Alessandro. Essa è riferita alla disponibilità di 500 posti letto per feriti gravi che potranno essere urgentemente operati in 12 sale operatorie allestite presso il Policlinico e il Civico.
Il sindaco Bevilacqua, da parte sua, ha messo a disposizione 7 autobus dell’Amat e 2 autobotti del Cantiere municipale.

Venti profughi di Gibellina sono giunti a Monreale da dove sono stati avviati all’asilo notturno dell’ECA.
Circa 100 bambini, ospitati in un istituto religioso di Montevago, sono stati affluire d’urgenza a Palermo, dove il dott. Pindaleo, della Prefettura, quale commissario dell’orfanotrofio …. Si è detto disposto a ospitarli.Anche il direttore dell’orfanotrofio “Don Orione” ha fatto sapere d’essere disposto ad ospitare 12 orfanelli che frequentino la prima, la seconda e la terza media.



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