Non solo razzismo,
ma incompetenza assoluta e corsa
verso l'impoverimento del Paese
CORRADO FORMIGLI, giornalista de La7
"L'applauso sul fatto che un rom non è uguale a noi, anche se è cittadino italiano, mi fa paura. Cosa sta succedendo? E quanto è pericoloso alimentare questo tipo di pensiero?
Non si può applaudire qualcuno che certifica che due esseri umani non sono uguali".
PIERO SANSONETTI, giornalista
Salvini dice: facciamo scendere due bambini con le mamme, e i papà tornino in Libia. Oddio, ma lui non era quello del festival della famiglia, che è unita, sacra, ed insidiata dai comunisti ?
Boh, non mi raccapezzo più...
IL SOLE 24ORE, giornale economico
Def, per non far deragliare i conti servono 47 miliardi in due anni
MARCELLO GUALTIERO, insegna, Economia del Lavoro e Macroeconomia, all'Università di Torino e Dipartimento di Economia e Finanza Università Cattolica del Sacro Cuore Milano
Il Def approvato dal Governo Conte mette in fila tantissimi numeri negativi che in qualunque altro Paese avrebbero come conseguenza il cambio Governo e l'arrivo di un commissario straordinario. Per non fare confusione cito solo i dati più rilevanti riferiti al 2019.
1) la crescita del pil: a settembre il governo aveva previsto +1,5 (tutto il mondo ci ha riso dietro); a dicembre era diventata +1; a gennaio +0,6; il Def la fissa +0,1%. Non è cambiato nulla da settembre ad oggi, era solo un bluff e come in tutti i bluff, quando si scoprono le carte, lo sprovveduto giocatore cade nel ridicolo;
2) reddito di cittadinanza: impatto negativo pari -0,2%. Sì, avete letto bene, negativo: si spende (prendendolo a debito) lo 0,4% del pil per incrementarlo di 0,2%.
3) quota 100: non porterà nessun aumento di occupazione (altro che tre giovani assunti per ogni pensionato in uscita), al contrario avrà un effetto negativo riducendo (si avete letto bene: riducendo) l'occupazione dello 0,3%, e la partecipazione al mercato del lavoro (in cui siamo già tra gli ultimi in Europa) dello 0,1%;
4) rapporto debito/pil: doveva essere un anno bellissimo invece finirà con un altro aumento portandosi almeno al 132,6%.
E non è tutto. Sul 2020 emerge una contraddizione di fondo: la stima del rapporto debito/pil è fatta considerando che l'Iva aumenti per 23 miliardi come da clausole di salvaguardia (con effetti positivi sul debito); invece la stima del pil è fatta considerando che l'Iva non aumenti (con effetti positivi sul pil). Allora: se è un errore bisogna licenziare i vertici del Mef; se invece è fatto apposta, è un insopportabile inganno.
Il danno fatto al Paese da questo governo non è solo la disfatta certificata dai numeri presentati, ma è anche un danno di perdita di credibilità e di spreco di tempo ed energie dietro una sconcertante incapacità.
Ps: qualcuno potrebbe dire al premier Conte che quando si fa l'indice di un documento di 167 pagine, oltre ai titoli bisognerebbe indicare anche il relativo numero di pagina, così si eviterebbe anche di chiamare due tabelle diverse con lo stesso numero. Anche una tesina così editata sarebbe respinta, almeno questo lo dovrebbe sapere.
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