Nel Santo e Grande Giovedì
(E Intja e madhe) viene
ricordata l'Ultima Cena
Il quarto
giorno della Settimana Santa è fra i più significativi, della serie di eventi
prepasquali in quanto da questo giorno cominciano le preparazioni rituali per
la Domenica di Pasqua.
Secondo i Vangeli, il
giorno prima della sua morte, Gesù Cristo radunati i discepoli per condividere
con loro l’ultimo pasto, che nella storia del cristianesimo andò sotto il nome
di Ultima Cena, istituì uno dei principali sacramenti della fede cristiana:
l'Eucarestia o Comunione, che dal greco significa ringraziamento.
Il
Giovedì Santo è quindi il giorno in cui si commemora l'Ultima Cena. In quel
giorno fu quindi istituita la comunione del corpo e del
sangue del Signore sotto forma di pane e vino.
Un altro rito religioso che esiste nella
Chiesa bizantina sarebbe nato nell'ultimo giorno prima della morte di Cristo.
Questo è il rito della lavanda dei piedi.
Secondo la tradizione, dopo la
Cena, Gesù lavò i piedi ai suoi apostoli.
Questo antico rito della Chiesa
bizantina in genere viene ripetuto nelle Chiese cattedrali di tutte le Eparchie;
il Vescovo lava i piedi a dodici sacerdoti, scelti nello stesso numero degli
apostoli di Cristo.
Nella Chiesa romana qualcosa di analogo avviene col vescovo
che celebra il rito con i laici.
Nelle Chiese bizantine, ancora,
in questo giorno si prepara il miro. E' una speciale
miscela di molte sostanze a base di olio d'oliva, erbe aromatiche e spezie,
resine, che viene utilizzato nel sacramento della Cresima, del Battesimo.
Nella
tradizione cattolica romana dal Giovedì Santo inizia il cosiddetto Triduo
pasquale. In questo giorno, secondo le tradizioni del rito latino, nelle grandi
cattedrali, alla presenza del Vescovo, si tengono le messe solenne della
consacrazione del miro e dell'olio santo.
Durante questa
procedura i preti del rito romano devono rinnovare i loro voti, presi durante
la loro ordinazione. Sempre nel rito latino il giovedì santo è anche chiamato
"il Giovedì della riconciliazione", perché in quel giorno la Chiesa
perdona i peccatori pubblicamente oggetto di pentimento.
Chi fra i
lettori è avanti negli anni forse ricorda come, fino agli anni cinquanta e poi inizio
anni sessanta del secolo scorso, le nostre nonne cominciavano
a preparare la celebrazione della Pasqua con pulizie straordinarie della
propria casa, preparare i dolci pasquali, colorare le uova di Pasqua.
Nessun commento:
Posta un commento