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martedì 28 settembre 2010

Il pd siciliano visto attraverso la festa nella Villa Giulia, a Palermo

Note di attualità politica
Vi racconto alcuni dibattiti della Festa del PD a Villa Giulia: il nuovo governo quater Lombardo, la crisi della scuola in Sicilia, il PD spiegato da Franceschini
Quest’anno ho voluto partecipare più attivamente alla vita del Pd e pertanto ho seguito da vicino alcuni eventi in programma.
Il 17 Settembre ho assistito al “faccia a faccia” tra Raffaele Lombardo e il Segretario PD Giuseppe Lupo, interrogati da alcuni giornalisti della carta stampata.
Era il dibattito più atteso in città tra gli addetti ai lavori e in effetti la tenda dei dibattiti si è rivelata ben presto molto piccola per cui si sono dovute aprire tutte le ali fino ai tavoli, per fare assistere le persone rimaste ai bordi, ed erano tanti, più o meno interessati ad assistere in diretta ai primi vagiti del quarto governo Lombardo.
I giornalisti hanno messo sotto i riflettori la storia dei tre Governi per ricercare le linee di faglia che hanno prodotto successivamente i terremoti che hanno via via scaricato i lealisti di Leontini vicini a Castiglione e Schifani e giusto pochi giorni orsono il gruppo del sottosegretario Miccichè.
E come era prevedibile il Governatore si è messo a enumerare i punti di crisi evidenziati sul primo piano di riforma sanitaria di razionalizzazione dei posti letto, col taglio preventivato di almeno 5000 posti poi ridottisi alla metà e che il magistrato Massimo Russo ha dovuto mettere in pratica per consentire quelle economie necessarie a stare dentro i numeri assegnati da Roma e ad alcune economie di scala, come la spesa farmaceutica che ha comportato i vari distinguo dei gruppi parlamentari all’ARS …. non ultimo quello dell’UDC.
Quella sera Lombardo è sembrato più che mai deciso di intraprendere un nuovo cammino con una compagnia del tutto diversa da quella avuta durante la sua elezione e il Segretario Lupo, pur con qualche avvertimento sul Programma, è sembrato dare il via alla nuova formazione del tutto disomogenea dal quadro politico nazionale. Il 28 vedremo come finirà il voto d’aula.
L’indomani sera, il giorno 18 è stata la volta dell’ex Ministro Fioroni e nella tavola rotonda sulla Scuola, tema scottante del momento anche per lo sciopero regionale dei precari svoltosi in mattinata …..Maria Pia Labbita, Coordinatrice dei precari, ha acceso i riflettori sui posti di lavoro persi in Sicilia, a causa dei tagli del Ministro Gelmini, circa 20.000 unità suscettibili di variazioni in alto col prossimo anno scolastico, in una terra del 30% di disoccupazione vuol dire un destino segnato di “senza lavoro”. E qui l’Assessore della Scuola Mario Centorrino ha annunciato alcune iniziative tendenti ad istituire: progetti di tempo pieno per ridurre di alcuni punti percentuale il grave danno in atto a carico di docenti ed ATA e a proposito di questi ultimi, il prossimo ritiro dalla Scuola di alcune categorie di operatori GESIP, per ridare posto al profilo ATA perdente posto.-
Al termine, giunto il momento per tirare le somme della serata, Fioroni ex Ministro della P.I. del Governo Prodi rovesciato nel 2008, dopo avere ascoltato i numeri più precisi del danno riferiti dai sindacalisti della scuola presenti: Ciccio Scrima, Segretario CISL Nazionale, Vincenzo Granata, prov.le UIL e Giusto Scozzaro, segr, CGIL, ha provato a rifare la storia dei due anni del Governo Prodi, che aveva affrontato, da un lato il riequilibrio dei conti dello Stato e per la questione precari, l’impegno di spesa col varo del Piano di stabilizzazione del precariato, che prevedeva 75.000 precari nel primo anno e altri 75.000 precari da stabilizzare nel secondo col contemporaneo blocco delle graduatorie provinciali permanenti per mettere un paletto temporale e giuridico al sistema di reclutamento, e successivamente pervenire alle graduatorie ad esaurimento. Il nuovo ministro Gelmini ha sparigliato le carte e in discontinuità dalle Direttive precedenti, riapre le graduatorie bloccate generando una serie infinita di contenziosi tra nuovi e vecchi iscritti.
Ora la bomba temuta e cioè i grandi numeri che sembrano raggiungere le 200.000 unità , è esplosa in tutta la sua violenza nelle mani del Ministro che mentre discettava della necessità del grembiule bianco o nero, subiva da Tremonti dei tagli pesantissimi direttamente sulle poste del Capitolo del Bilancio dello Stato, per cui per rimettere le mani in quel ginepraio creatosi occorre innanzitutto trovare gli…. 8,5 miliardi tagliati in via permanente.
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Il 24 .Settembre ho seguito l’intervista di Dario Franceschini, rilasciata al valente giornalista Goffredo De Marchis, de La Repubblica.
Nonostante la pioggia torrenziale la tenda convegni era piena, numerose le testate televisive presenti che hanno fatto rinviare di almeno 30 minuti l’atteso evento, data l’iniziativa di Veltroni col Documento dei 75 e la posizione di Dario Franceschini, che aveva ribadito di fare scudo al segretario eletto Bersani, già all’indomani delle primarie.
In prima battuta il dialogo tende a partire dalla terra di Sicilia, qualcuno dice terra di laboratorio per vicende già viste, ma Franceschini taglia corto sul giudizio del Governo quater, nato come Governo di emergenza in seguito all’implosione della Destra vincente in Sicilia, col famoso 61 a 0 e richiama la presenza in Giunta di tecnici di rilievo anche nel campo della Legalità e dell’Antimafia come il Prefetto Giosuè Marino e a proposito delle possibili alleanze in campo nazionale, richiama l’esempio della liberazione d’Italia dal Nazifascismo e racconta con grande partecipazione … : "Quando i nostri padri e le nostre madri salirono sui monti per dare battaglia e impugnare i fucili avevano un solo nemico da abbattere e così il mio richiamo ad una Alleanza Costituzionale, tende a riferirsi ad una alleanza di Partiti che vogliono difendere la Costituzione ereditata dai nostri padri per mandare a casa Berlusconi e i suoi".
E qui… si è capito che non era un caso aver trovato su ogni sedia della sala, una copia della Costituzione.
Messo alle strette dal giornalista sul Documento dei 75 che viene a spaccare l’Area Democratica messa su da Veltroni e Franceschini, l’ex Segretario ribadisce quanto dichiarato in Direzione nazionale il giorno prima e cioè che data l’attuale momento di novità emergenti nel campo della Destra era fuori luogo il Documento per mettere in discussione la linea del segretario Bersani eletto con le primarie. Il PD sta dentro i parametri dei grandi Partiti europei e invita a guardare la nuova vitalità del Partito Socialista francese che con lavoro duro e silenzioso sul territorio è ripreso a volare nei sondaggi. Occorre quindi anche per il PD porre mano ad un Progetto di cambiamento del Paese realistico e condiviso per ritornare a dare una spinta a questa nostra società. Per questo occorre lavorare tutti, chi ha vinto e chi ha perso le primarie per riprendere il cammino, specialmente in questo momento di emergenza democratica di fronte ad una maggioranza in sfaldamento, nel prossimo Ottobre il PD lancerà una campagna nazionale su tre punti per l’azione unitaria:
1. La scuola per ripristinare i diritti dei precari, per investimenti strategici nella scuola e dell’Università per la ricerca, le uniche materie prime della nostra Nazione, che ha reso l’Italia forte nei secoli e la prima ad aver inventato le Università.
2. Il Welfare universale, infatti lo Stato deve aiutare chiunque ha perso il lavoro, dai precari agli autonomi …senza distinzione, così come nella Sanità il sistema si occupa di curare tutti, affinando la capacità di colpire l’evasione fiscale per finanziare l’apposito fondo che si valuta basterebbe un decimo delle tasse evase. (Ci ricordiamo che solo 77.000 cittadini in Italia dichiarano più di 200.000 € di entrate su 60 milioni di abitanti ?)
3. Una grande lotta per il ritorno della legalità da Palermo a Como senza distinzione degli stereotipi, Nord /Sud, ormai superati dal malaffare che si propaga ovunque.
Nicola Graffagnini

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