Riteniamo di averlo scritto o comunque lasciato intendere in mille modi: il punto di vista di questo blog su qualsiasi tematica è “laico” in tutte le sue accezioni possibili: da quella che accetta tutte le opinioni possibili e quindi tutte le “apertura” su ogni visione del mondo a quella che affronta le tematiche religiose non dal punto di vista “clericale” (che è quanto di più negativo, ai nostri occhi, ci possa essere perchè espressione degli uomini di potere in abito talare, per intenderci alla Tamburrino).
Non v’è dubbio che la tematica “religiosa” da qualche tempo ci attrae, non per questioni di “fede” che per nostra fortuna riteniamo -magari errando- ferme e solide nella nostra coscienza, ma per questioni di tipo umane, ossia organizzative che poi significano riti, uomini piccoli, grandi uomini, uomini ciechi e uomini che seppure emarginati vedono e sentono più di chi sta, magari vestito da carnevale, in prima fila.
La premessa ci è sembrata ovvia in relazione a ciò che riteniamo di dover analizzare nei prossimi giorni. Nessuno quindi dubiti in termini di Fede; lo abbiamo scritto qualche giorno fà e lo ribadiamo: per essere cristiani, per essere uomini di fede, non bisogna assolutamente essere prioritariamente tamburriniani, uomini di potere nella Chiesa. Anzi.
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