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mercoledì 28 luglio 2010

Palazzo Adriano non condivide le determinazioni prese a tavolino dai prelati

riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato, accompagnato da sei sottoscrittori
COMUNICATO DELLA COMUNITA’ ECCLESIALE

La comunità Ecclesiale di Palazzo Adriano non si riconosce, si dissocia e contesta fortemente la decisione del delegato Pontificio Mons. Francesco Pio Tamburrino venuto in Eparchia per “risolvere” la questione delle lotte tra Greci e Latini di Contessa Entellina, trasferendo in tale luogo i parroci di Palazzo Adriano perché bravi a sedare le lotte interne a tale Comunità.
Forse dimostra che la pace regnante è il frutto di un equilibrio raggiunto ma non definitivo, pronto “sicuramente” a riesplodere non appena avverranno i trasferimenti di Papàs Sepa Borzì e di Padre Giorgio Ilardi.
Noi fedeli ci dichiariamo pronti ad impedire l’ingresso dei nuovi Parroci e ricordiamo a Monsignor Delegato (Tamburrino) che questo suo modo di risolvere la questione “Contessa Entellina” non è il vero motivo della Sua venuta, ma problemi ben più gravi purtroppo affliggono l’Eparchia, che non risolvono col trasferimento di due Parroci, frutto di una decisione concordata frettolosamente con il Vescovo Sotìr.
Noi non riconosciamo tale decisione e se il caso, visto che lei rappresenta il Papa, non ci riconosciamo più nella Chiesa di Roma.
Faremo giungere la nostra voce alla Congregazione per le Chiese Orientali (all’oscuro degli affari personali di alcuni Vescovi), al Patriarca di Costantinopoli e ai nostri Fratelli ORTODOSSI.
La Comunità Ecclesiale di Palazzo Adriano

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