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mercoledì 5 dicembre 2018

La Sicilia come non la conosciamo -3-

Nello scorrere temporale e paesaggistico della Sicilia e prima di approfondire via via sempre più da vicino la sua Storia riteniamo opportuno passare in rassegna alcuni segmenti dell'attività produttiva e lavorativa che in tempi più recenti hanno caratterizzato l'immagine dell'isola.

Nel periodo che separa l'età moderna e quella contemporanea (generalmente individuato nella seconda metà dell'Ottocento) in tutta Europa l'immagine della nostra isola era quella racchiusa in una foto standard, quella con sullo sfondo una miniera di zolfo e uno o più ragazzi anche di età inferiore ai dieci anni scalzi ed incurvati perchè carichi di cesti di zolfo estratti giù, nella miniera.
I carusi (ragazzi) impiegati
nelle zolfare
Le miniere di zolfo erano conosciute qui da noi sin dal periodo greco ma erano state sempre coltivate estensivamente, senza l'ottica di trarne profitti significativi. Fu dal 1791 e poi sempre più intensameente con la cosiddetta rivoluzione industriale che applicando il cosiddetto brevetto Leblanc per fabbricare la soda artificiale che la Sicilia viene a detenere nel contesto non solo europeo un quasi "monopolio naturale" dello zolfo.

Dalla metà dell'Ottocento l'impiego dello zolfo anche in agricoltura come anticrittogramico e fertilizzante e la domanda sempre più consistente dall'Europa e dagli Stati Uniti fanno sorgere nell'isola il lavoro quasi industriale, intensivo seppure scarsamente tecnolgico accanto a quello latifondistico diffusissimo quest'ultimo soprattutto nella Sicilia Occidentale.
Nel periodo successivo alla prima guerra mondiale le miniere di zolfo davano da lavorare a oltre 40mila unità.
Questa prima forma di attività industriale-estrattiva è la fonte nell'isola del sorgere delle prime organizzazioni sindacali e delle prime strutture politiche socialiste.
Lo zolfo dall'area dell'agrigentino mediante ferrovia raggiungeva il porto di Catania nella cui area si svilupparono parecchie aziende chimiche e da dove partivano navi dirette in ogni direzione del mondo. 
Gli schiavi bambini usati nelle
zolfare siciliane a fine Ottocento e
primo Novecento.
Tutto il sistema entrò in crisi sul finire degli anni venti del Novecento quando in Texas e in Louisiania furono scoperti giacimenti di zolfo di facile estrazione con tecnologie moderne e più avanzate di quelle applicate nell'isola.
Con gli anni cinquanta del novecento l'esperienza siciliana di estrazione dello zolfo era già finita. Si era conclusa l'intera esperienza.

Occasione mancata? 
Su questa rubrica ci proponiamo di scandagliare nella Storia della nostra isola e di conoscerne sia la terra che gli uomini che nel tempo su di essa sono vissuti. Arriveremo a individuare alla fine di un lungo percorso (forse) chi sono, o meglio chi siamo noi siciliani.

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