StatCounter

giovedì 3 maggio 2018

Contessa Entelina. Ancora sui mulini ed i "mulinara"

Breve storia
Il mulino di Bagnitelle è davvero un mulino storico; di esso esiste documentazione risalente al XIV secolo, ma potrebbe avere origini ben più lontane nel tempo. Diciamo il mulino ma la Storia ci fa sapere che nella zona di Bagnitelle i mulini erano molto probabilmente più di uno.  
I locali che lo ospitano sono stati oggetto di una straordinaria azione di recupero in anni recenti ed oggi è divenuto oggetto di interesse culturale grazie all'impegno dell'Associazione Vivere Slow diretta da Nino Montalbano.
ll mulino è oggi un bene demaniale, ma demaniale -in verità- lo è sempre stato. Per tutto il Medioevo e fino alla Costituzione borbonica (di modello inglese) del 1812 esso appartenne alla Baronia (Peralta-Cardona-Gioeni-Colonna). Dopo quella data -per quanto ci risulta- esso è divenuto demanio comunale e comunque un bene pubblico.
E' noto che le attività economiche-produttive per tutto il Medio Evo (e ancora prima), erano gestite strettamente ed inevitabilmente dalle Corporazioni di mestieri. Fare il mugnaio non era consentito a tutti. Era un mestiere che si trasmetteva di padre in figlio, il figlio maggiore. I secondi o terzi geniti avevano pure essi possibilità di accedere all'attività familiare ma nelle località e nei mulini nell'ambito della Baronia dove veniva meno la discendenza maschile del gestore. In questa circostanza di carenza del gestore la Corporazione affidava la gestione al secondo o (poi) terzo genito di una famiglia di mugnai. Si spiega così che i mulini del territorio di Contessa, Giuliana etc. erano tutti a conduzione dei Clesi. I quali diventarono mugnai anche al di fuori del territorio della Baronia, in alcune località lungo l'asse del del Belice.
Il ciclo del pane
L’apertura ai visitatori di questi spazi evocativi di un passato che è Storia hanno di per sé un fascino straordinario e in essi si celebra  il ciclo del grano o, meglio, il suo prodotto principe, il pane, elemento essenziale della cultura e della Dieta Mediterranea. Per fare il pane si usano parole, suoni, immagini ed elementi del ciclo che comincia dalla spiga, agli sfarinati, alle madri acide, ai pani. Viene richiamata l'intera cultura e storia plurimillenaria del vivere umano.
Quella del ciclo del pane è ancora una rappresentazione che celebra un alimento prezioso per la nostra economia e che oggi racconta la tradizione guardando all’innovazione. Il pane e la pasta sono alimenti che troviamo quotidianamente nelle nostre tavole ieri come oggi.
Conservare questi impianti -come quello di Bagnitelle- è importante per ricordare alle giovani generazioni che il pane non origina grazie solamente ai soldi in portafoglio, utili necessariamente per comprarlo, ma proviene da lunghi trattamenti e dal concatenato processo lavorativo dell'uomo.

Nessun commento:

Posta un commento