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mercoledì 14 febbraio 2018

Il presupposto sconosciuto. Perchè mancano i politici e imperversano i politicanti ?

In Sicilia c'è chi
sa leggere la realtà ... 

La politica è visione. Se manca la visione non è politica, è disbrigo pratiche; per carità, anche quella è un’azione necessaria, ma non è politica.
Mila Spicola
Insegnante, pedagogista e scrittrice.
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Ci sono dei diritti che sono stati acquisiti con contratti e con prassi che hanno consentito un ingigantimento di stipendi, indennità e benefit di ogni genere che negli anni si sono stratificati. Queste acquisizioni vengono considerate giuste perchè sono state deliberate o stabilite con una legge ad hoc o con un regolamento. Io non so quale sia la strada giuridica da percorrere per ridurre stipendi ed indennità più elevati. Lascio questa domanda aperta, ma va fatto“.

Molti giovani preparati non trovano lavoro, gli anziani vivono con pensioni basse, molte donne non hanno possibilità di inserirsi nel mondo del lavoro, molte persone lo hanno perso. Mi sembra che stiamo vivendo la parabola del ricco Epulone. Da una parte c’e’ il ricco che pensa soltanto alle sue ricchezze da salvaguardare e non guarda il Lazzaro ai piedi che vive solo di briciole. C’e’ chi ha tendenza ad avere sempre di più e c’e’ chi non ha e va perdendo quel poco che aveva. Una società che vive con queste contraddizioni non sta creando le condizioni migliori ne’ per una pace sociale, ne’ per un’integrazione migliore.
Don Cosimo Scordato
parroco dell’Albergheria di Palermo
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«Il mandato sarebbe scaduto a ottobre e avevo già annunciato che non ne avrei svolto un secondo. Questa urgenza di cambiare, proprio nelle settimane in cui nelle altre regioni d'Italia si sta iniziando a sequestrare i terreni, non me la spiego. E come me gli oltre venti sindaci del comprensorio e quanti mi chiamano da tutta Italia per darmi solidarietà. Ritengo che per trovare qualcuno che abbia festeggiato bisognerebbe cercare dentro le carceri o tra chi sostiene le cosche».
Giuseppe Antoci,
ex presidente del Parco dei Nebrodi,
rimosso ieri dall'incarico per volere della giunta regionale presieduta da Nello Musumeci
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... seguo la campagna elettorale sui giornali e francamente non ricordo nulla a cui possa somigliare questa campagna in corso. Mi riferisco non solo alla povertà politica ma anche alla pochezza dei candidati.
Oggi, per esempio, le prime pagine e quelle seguenti, dei grandi quotidiani recano grandi titoli e lunghi articoli per dire che una parte dei parlamentari dei 5Stelle anziché versare nelle casse del Movimento (per destinarli alla microimpresa) una parte dei loro stipendi hanno inventato dei marchingegni per tenersi tutto. Non è ovviamente un reato ma, data la qualità di tanti parlamentari grillini che si trovano alla Camera, al Senato e al Parlamento europeo, sol perché un gruppetto di amici e parenti ha digitato il loro nome, non stupisce. Invece, sorprende che questo movimento candidi il Di Maio alla presidenza del Consiglio, ignorantello e presuntuosetto che ora fa anche il moralista nei confronti dei suoi soci.
Se queste scene e scenari sono in questo periodo al centro della campagna elettorale c’è veramente di cui preoccuparsi. Sono questi i problemi di un Paese ancora flagellato dalla disoccupazione giovanile? Le campagne elettorali per rinnovare i parlamenti sono i momenti più rilevanti e significativi delle democrazie. 
Emanuele Macaluso
già dirigente della Sinistra politica
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