Il Centro-Destra conquista la regione
La demogogia delle chiacchiere, l'avversione alla scienza e la dolce decrescita non hanno affascinato gli italiani e speciamente gli abruzzesi che ieri si sono recati alle urne.
ll M5S, principale sostegno dell'attuale governo centrale populista, che in quella regione del Centro-Itala aveva precedentemente raccolto un bottino di voti pari al 40% degli elettori, ha ieri raccimolato appena il 18% dei consensi. Percentuale anche questa alta, anzi -diciamo noi- altissima, tenuto conto del vuoto politico e culturale portato avanti in questi ultimi otto mesi di governo, vuoto condito solamente di avversione-blocco di tutte (o quasi) le infrastrutture di cui il Paese ha invece urgentissimo ed assoluto bisogno, soprattutto nel nostro Sud dove la viabilità è a pezzi.
Gli italiani hanno (a quanto sembra) ben capito che esiste una immensa differenza fra l'assistenzialismo del reddito di cittadinanza (che conduce all'asservimento dell'uomo al padrone politico di turno) e gli investimenti (che assicurano invece occupazione e lavoro, ossia d-i-g-n-i-t-à al c-i-t-t-a-d-i-n-o).
La Lega, alleato di governo del M5S, ha raggiunto il 26% dei consensi, erosi in gran parte all'alleato M5S e soprattutto a Forza Italia, forza questa che nella regione Abruzzo si presentava alleata del partito di Salvini (Centro-Destra).
Il balzo di Salvini rispetto alle Politiche, quando il suo partito aveva ottenuto il 13,8%, è spiegabile con l'immagine di uomo duro/forte nella vicenda dell'immigrazione.
Nel quadro di declino socio-economico che si coglie da oltre un decennio nel Paese, la cui responsabilità (a nostro giudizio) è equamente distribuibile ai pessimi governi di Forza Italia prima e del Partito Demcratico dopo, Salvini non ha finora corretto la rotta di assoluta avversione all'immigrazione dall'Africa, ma agli occhi dell'opinione pubblica mostra i muscoli non con i responsabili del declino del Paese, ma con i miserabili del mondo che cercano non benessere ma sopravvivenza.
Questo mostrare i muscoli con i deboli, verosimilmente, ha soddsfatto il 26% degli abbruzzesi. Servirà forse altro tempo per scoprire che "chiudere i porti ai poveri del mondo" non è la ricetta idonea a far cessare il declino del Paese.
E' bene ricordare che il male dell'Italia non è l'immigrazione di poche migliaia di poveri africani in un anno, bensì il ben più consistente flusso annuo di 300.000 giovani, e giovanissimi, italiani che varcano i confini per andare a lavorare e vivere in Francia, Gran Bretagna., Germania etc.
Questo flusso -a nostro parere- i governanti dovrebbero impegnarsi a bloccare; su questo fronte si misurano le capacità di governo che finora nè i governi di Centro-Destra nè quelli di Centro-Sinistra si sono impegnati. Salvini -per gli usi propagandistici- ha scelto di bloccare il flusso dei deboli del pianeta snza impegnarsi sul deflusso dei nostri giovani.
Il Pd ha raccimolato in Abruzzo un magro 11%, più un 5% di una lista sorella. L'insieme del Centro-Sinistra ha raggiunto il 30% dei voti a fronte del 48% complessivo del Centro-Destra e del 18% del M5S.
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