Il 2019 per i dipendenti comunali ci auguriamo possa essere l'anno della stabilizzazione per i quasi trenta precari (anche se purtroppo è di questi giorni il "cavillo" giuridico che sta creando timori per una serena e urgente stabilizzazione -leggi qui-) ed inoltre, a quel che appare, sarà pure l'anno dell'esodo di tutti -o quasi- i responsabili di settore.
Al di fuori dei dipendenti precari, che molti a Contessa continuano a chamare i "giovani" sebbene siano ormai cinquantenni con trenta anni di precariato sulle spalle, le poche unità stabili (tre responsabli di settore e quattro impiegati) pare che quasi tutti per ragioni di età, o per scelta del criterio pensionistico "quota cento", hanno deciso di lasciare le scrivanie di lavoro.
Sono già ufficiali le richieste di pensionamento già presentate dal dott. Giuseppe Tardo (responsabile dei servizi istituzionali) e dal dott. Ignazio Gennusa (responsabile dei Servizi Generali). Entrambi lasceranno il lavoro nel corso dell'estate.
Anche fra gli impiegati stabili (che si contano sulle dita di una mano) pare che siano in corso di preparazione i carteggi ed conteggi utili al fine del pensionamento.
L'apparato burocratico municipale, insomma, nel giro di pochi mesi sarà tutto sostituito con l'auspicabile urgente stabilizzazione dei precari e con l'uscita del personale assunto nell'ormai lontano fine decennio degli anni settanta del Novecento. Peraltro anche il responsabile finanziario del Comune è stato assunto in quel decennio del Novecento ed il responsabile attuale dei servizi tecnici possiede un contratto a termine.
L'urgenza della "stabilizzazione dei precari" si rende quindi palese ed evidente a tutti per evitare la discrasia tra le uscite e le assunzioni/stabilizzazioni.
Prospettive per i giovani in cerca di occupazione ?
La finanziaria varata a fine anno 2018 prevede per le amministrazioni centrali e decentrate dello Stato oltre 33.000 assunzioni da qui al prossimo quinquennio: tra dirigenti e non, medici, magistrati, amministrativi nella macchina giudiziaria, insegnanti, personale per i beni culturali, e la sistemazione di 11.500 addetti alle pulizie nelle scuole.
6.150 uomini delle Forze dell'Ordine saranno assunti da qui a cinque anni per ampliare la dotazione di personale del comparto sicurezza.
L'allarme rosso viene lanciato in questi giorni dal settore sanitario: in Italia mancano già adesso circa 20.000 medici e 53.000 infermieri.
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