Il testo che segue è il secondo di una serie curata dal dott. Domenico Cuccia
e attiene ai beni culturali del territorio di Contessa Entellina.
Il precedente testo si può leggere "Pigiando qui"
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ALLA SCOPERTA DI SANTA MARIA DEL BOSCO DI CALATAMAURO E DEI SUOI TESORI
Madonna con bambino di Andrea Della Robbia |
I contessioti,
appassionati della storia del proprio paese e dei beni culturali
presenti o provenienti dal proprio territorio e inseriti per la loro
importanza in ambiti culturali più vasti, dopo avere visitato il
Museo archeologico Salinas di Palermo dove, come abbiamo visto in
precedenza, sono esposti i decreti di Entella prima asportati
illecitamente e poi recuperati al patrimonio collettivo, e gli altri
reperti archeologici di cui abbiamo già parlato, dovrebbero
continuare il proprio iter culturale visitando il Museo Diocesano di
Monreale e la Galleria regionale della Sicilia di Palazzo Abatellis.
Presso il Museo
monrealese sono, infatti, esposte molte opere provenienti
dall’Abbazia di Santa Maria del Bosco di Calatamauro.
Gruppo di visirtatori a Santa Maria del Bosco |
Il percorso culturale
suggerito è stato da me organizzato e realizzato negli anni 2014 e
2015, durante il mio anno di presidenza del Rotary club Palermo
Agorà.
Nel settembre 2014 si è
svolta la visita di Contessa Entellina, delle sue chiese, del suo
antiquarium e della monumentale Abbazia di santa Maria del Bosco.
Nel gennaio 2015 c’è
stata la visita del Museo diocesano di Monreale e nel giugno dello
stesso anno il percorso si è concluso con la visita della Galleria
regionale della Sicilia di Palazzo Abatellis.
Hanno aderito a questa
iniziativa altri Rotary club di Palermo, di Corleone e di Trapani,
desiderosi di conoscere la storia e visitare quella che è stata una
delle più grandi abbazie della Sicilia.
Flagellazione |
Alcune foto si
riferiscono alle visite all’Abbazia e al Museo Diocesano di
Monreale effettuate in quel periodo.
Grazie a parte del
materiale, proveniente dalle rovine della chiesa monumentale,
custodito e in parte esposto in diverse chiese e nei vari musei, chi
non ha potuto visitare Santa Maria del Bosco prima del gennaio del
1968 (chi scrive c’è riuscito nel 1967 grazie a una visita
organizzata da papas Ianni Di Maggio, allora parroco della chiesa
greca di Contessa) si può rendere conto dell’immenso patrimonio
artistico presente nell’Abbazia.
Delle opere esposte a
Palazzo Abatellis si parlerà successivamente.
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