Frére Alois, priore di Taizé, L'Osservatore Romano, 10 agosto 2016
«Quando, infaticabilmente, la Chiesa ascolta, guarisce, riconcilia, essa diviene ciò che è al massimo della sua luminosità: una comunione d’amore, di compassione, di consolazione, il limpido riflesso del Cristo resuscitato. Mai distante, mai sulla difensiva, scevra da severità, essa può irradiare nei nostri cuori umani l’umile certezza della fede».
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