Ci è stato riferito (e noi ci riserviamo di approfondire l'aderenza alla realtà) che a Contessa Entellina, dove ben oltre il 70% delle abitazioni sono vuote, disabitate, si voleva aprire una istituzione che avrebbe dovuto occuparsi di ospitare gruppi di immigrati, di soggetti stranieri che giunti da noi -in Sicilia- devono ancora decidere dove dirigersi per concretizzare il loro futuro in terra europea, in attesa che tutte le formalità e procedute di legge sulla loro identità e condizione venissero formalizzate.
Ci è pure stato detto che -ovviamente- avrebbe dovuto essere coinvolto nell'iniziativa (come è ovvio) il Servizio Sociale del Comune.
Stando alle frammentarie informazioni giunte a noi sembrerebbe che -non si capisce chi- qualcuno avrebbe opposto un rifiuto, una non accettazione a che "immigrati" sostino nel nostro paese.
Il che sarebbe accaduto nella piena consapevolezza che ogni onere sull'ospitalità sarebbe ricaduto per intero sulla Prefettura.
Se la notizia fosse fondata non potremmo che dare dell'ignorante a chi ha potuto bloccare una tale iniziativa.
Abbiamo nei giorni scorsi evidenziato su questo Blog come noi "contessioti" dovremmo ben capire (se solo conoscessimo la nostra storia) le condizioni di chi -in condizioni di bisogno- lascia la terra di origine.
Tanti fra noi "contessioti" si inorgogliscono di avere lontane origini arberesh. E già questo riferimento dovrebbe essere motivo di "apertura", piuttosto che di chiusura. La Sicilia è sempre stata per molti popoli terra di arrivo e di partenza, non è mai stata terra di una sola etnia o di gente radicata qui.
Noi contessioti nel dopo unità d'Italia abbiamo aperto il varco dell'emigrazione verso gli Usa, primo centro abitato in Sicilia, fondando la più consistente comunità siciliana in Luisiania. Potrà mai essere possibile che qualcuno, a nome dei contessioti, abbia rifiutato ospitalità a immigrati di altre parti del pianeta ? Sarebbe assurdo, oltre che frutto di ignoranza !
Se l'informazione pervenutaci è fondata c'è da vergognarsi degli autori -super ignoranti- che a nome di tutti noi hanno osato rifiutare ospitalità in un centro in cui mensilmente i giovani emigrano verso altre parti della penisola e altri paesi d'Europa.
Gli ignoranti che avrebbero rifiutato l'ospitalità sanno che nella seconda metà dell'Ottocento migliaia (lo ripetiamo: migliaia) di braccianti, contadini in preda alla miseria, al 95% analfabeti, hanno lasciato il nostro paese in cerca di fortuna altrove ? Che giunti a destinazione furono vittime pure di eccidi ?
Contessa Entellina è sempre stato punto di approdo (cosa sono stati gli arberesh se non ospiti ?) e punto di partenza verso insediamenti più soddisfacenti.
Ancora nell'età giolittiana (primo Novecento), negli anni cinquanta e sessanta l'emigrazione era l'unica via di riscatto per grandissimi strati di popolazione contessiota.
Ancora la settimana scorsa giovani ventenni sono partiti per altri lembi di terra, solo perchè non tutti gli amministratori e i governanti di questa nostra terra nel tempo hanno saputo assolvere ai loro doveri.
Se la notizia troverà conferma essa oltre che frutto di ignoranza sarà da attribuire pure alla pigrizia.
Torneremo sull'argomento, sotto la voce "il pianeta è di tutti".
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