di Nicola Graffagnini
Apprendo dalle cose che leggo che domani 21 Novembre ricorre la Festa degli Alberi, qui e là leggo di iniziative di Comuni e Istituti Scolastici più sensibili alle tematiche del verde, ma penso che non ci sia paragone con la Festa degli Alberi che negli anni cinquanta e sessanta era una vera e propria Festa Nazionale.
Io ancora mantengo dei ricordi in proposito, ricordo che tutte le classi venivano riunite nel Cortile esterno della Scuola e si ascoltavano i componimenti degli alunni,risultati migliori,svolti durante la settimana precedente alla Festa.
Penso che oggi, di fronte all'abbandono della pratica della "manutenzione" per i letti dei fiumi e per le stesse strade provinciali o statali che alle prime piogge si sfarinano sempre di più, occorrerebbe a mio parere una azione coraggiosa dei Sindaci per diventare promotori della Festa degli Alberi, alternativa, ...in uno con le Associazioni Ambientaliste.. e con i cittadini che di quelle strade hanno bisogno per produrre reddito.. per lavorare,per ricevere e inviare le merci, per garantire la mobilità nel territorio in tutta sicurezza, ..... e in quel giorno di Festa .. invitare i piccoli alunni delle Scuole elementari, i ragazzi delle Scuole Medie e Superiori, i cittadini di domani ...a piantumare dei piccoli alberi, non nelle aiuole delle Scuole ma nei punti frana delle nostre strade provinciali ridotte a groviera, a monte e a valle della strade .... in modo da affidarsi almeno all'azione positiva e difensiva della natura, visto che gli uomini non sono riusciti, nonostante fiumi di miliardi spesi, a costruire strade a "prova di frana".
Tante sono le barzellette su questa iattura chiamata "Corruzione", come quella del figlio dell'Ingegnere del Genio Civile che dopo aver preso la laurea in Ingegneria,rimprovera il padre per non aver risolto alcuni punti di frana inerenti la sua competenza.Sappiamo la risposta ovvia del padre che la indica al figlio ... per averlo mantenuto agli studi in una città lontana. La meraviglia rimane intatta ancora per quelle strade conservate fino ad oggi, costruite dagli antichi ingegneri romani, secondo un disciplinare sempre uguale .. che prevedeva ben sette strati di materiale del tutto naturali e che a Roma il Sindaco Marino vuole valorizzare al meglio.
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