StatCounter

sabato 22 novembre 2014

Il XX secolo nella storia mondiale, europea, italiana e contessiota

Ancora sull'epoca delle catastrofi

Nel 1936 le truppe tedesche entrarono nella regione smilitarizzata della Renania. 
Fu l'ultima occasione per fermare Hitler senza ricorrere alla guerra perchè, nel caso di un intervento dell'esercito francese per impedire l'occupazione, quello tedesco aveva l'ordine di ritirarsi. La Francia però, nel momento in cui l'Italia si batteva contro le sanzioni e l'Inghilterra negoziava con Hitler, non osò prendere una simile decisione: le fondamenta dell'asse Roma-Berlino furono gettate.

Nel 1936 alcuni ufficiali stanziati nel Marocco spagnolo insorserò agli ordini del generale Francisco Franco. 
Il movimento si propagò in molte città della Spagna e il governo repubblicano si oppose: fu il prologo della guerra civile. Mentre la Francia del Fronte popolare diretto da Léon Blum e la Gran Bretagna spaventata  dal possibile radicamento  del comunismo in Spagna adottarono una posizione di non intervento, la Germania nazista e l'Italia fascista inviarono non soltanto del materiale, ma anche migliaia di soldati che affrontarono i volontari di tutte le nazioni europee riuniti nelle brigate internazionali.
La guerra civile fu atroce: "Si fucila così come si ara la terra", notò il pilota-scrittore francese Antoine de Saint-Exupéry. 
Il 26 aprile 1937 l'aviazione tedesca bombarda la città basca di Guernica. Due anni più tardi Franco trionfava e, come avevano già fatto Mussolini e Hitler dichiarandosi rispettivamente duce e Fuhrer, fondò un regime incentrato sulla figura dl caudillo.
Nel frattempo i nazisti erano entrati in Austria senza incntrare resistenza e molto di più ottennero al Congresso di Monaco, il 30 settembre 1938, quando il Prim Ministro inglese Arthur Neville Chamberlain e quello francese Edouard Daladier permisero lo smembramento della Cecoslovacchia. I due uomini politici credevano ingenuamente di avere realizzato con successo la loro politica distensiva, ma fu un'illusione  che si dissipò rapidamente: il 14 marzo 1939 la Slovacchia filonazista proclamò l'indipendenza, la Boemia e la Moravia furono dichiarate protettorato tedesco, mentre Memel e il Memelland venivano strappate alla Lituania. L'Albania fu invasa dalle truppe di Mussolini.
Le democrazie non erano più nelle condizioni di operare un'inversione della loro politica, ma s'impegnarono a garantire l'indipendenza e l'integrità della Polonia, della Romania e della Grecia; in realtà, non furono in grado di proteggere nessuno e Stalin ne era cosciente tanto che, mentre i negoziati fra i paesi occidentali e l'URSS erano ancora in corso, firmò il patto russo-tedesco. 
Non appena la Polonia  fu invasa dai due eserciti scoppiò la Seconda Guerra Mondiale, che sarà più grave della prima, poichè coinvolgerà un territorio ancora più vasto e sarà contrassegnata  dall'orrore dei genocidi come l'Olocausto. Se un conflitto esplode apparentemente a causa di rivendicazioni territoriali, il suo esito pone in pericolo il futuro della civiltà.

Nessun commento:

Posta un commento