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venerdì 21 novembre 2014

New Orleans. I nostri antenati furono trattati -in origine- proprio come tanti ignoranti fra noi trattano gli immigrati


Vivere a New Orleans
In città a fine Ottocento più della metà degli originari italiani erano prvenienti da Contessa Entellina o erano figli e nipoti di contessioti, poi vi erano altri provenienti da Termini Imerese, Poggioreale, Trabia, Palazzo Adriano, Roccamena e pure da Piana degli Albanesi.

La vita comunitaria dei siciliani era contrassegnata da assoluta continuità con la terra d'origine, come poteva evincersi dalla celebrazione delle feste (Madonna della Favara, San Giuseppe etc.), dall'organizzazione sociale e dal diffondersi delle società di mutuo soccorso di origine prettamente paesana.
La piu' antica delle societa' di mutuo soccorso, la "Contessa Entellina" fu fondata nel 1866 e a fine secolo contava 600 soci-capi famiglia. Alle celebrazioni non mancavano di partecipare anche i contessioti non soci che vivevano fuori citta', in campagna, quelli che lavoravano nelle piantagioni di canna da zucchero e che portarono nelle fattorie della Luisiana lo stile di vita della masseria di "Vaccarizzo"..
Ai contessioti fu tassativamente vietata l'assistenza religiosa dei papas sposati provenienti dal paese di origine. 

A New Orleans si poteva essere cattolici, ma niente preti sposati !
Solamente preti -sia pure di rito bizantin- ma non sposati. Ordini fissati a Roma !


Abbiamo altrove accennato come la crescita di prestigio dei siciliani, e dei contessioti, esplose contro di loro in forme drammatiche col linciaggio di 11 siciliano (alcuni di origine contessiota) nel 1891, accusati dell'uccisione di un poliziotto, organizzata, secondo l'opinione comune della popolazione anglofona, dalla famiglia Matranga.

Gli undici erano originari da Caccamo, Contessa Entellina, Monreale.
L'eccidio dei siciliani, alcuni dei quali  già assolti dal Tribunale e altri in attesa di essere prosciolti, fu occasione della minaccia formale da parte del governo italiano di uno sbarco dalle  navi militari spedite nel Golfo Messico  di marinai tricolori. 


Lo sbarco non avvenne ma furono rotte le relazioni diplomatiche Italia-Usa proprio per l'assassinio su basi culturali razzistiche di alcuni contessioti, monrealesi e gente di Caccamo.
Perchè quell'eccidio ?


L'eccidio avvenne -come già scritto- per il diffuso pregiudizio nei confronti di questi italiani che in Luisiania continuavano ad esprimersi in arberesh, e/o in siciliano, non sapevano ne' leggere ne' scrivere e non sapevano firmare.

Avevano tutti, o quasi, grandi baffi, erano sagaci, intuitivi ed astuti. 

Cio' che di essi dava fastidio era che non avevano intenzione di capire l'America. A loro non interessava nulla di quel nuovo mondo. Si comportavano come se gli Stati Uniti fossero una immensa Contessa Entellina, o magari una grande Sicilia. 
Cio' che era chiaro a loro era che l'America era una Sicilia migliore della Sicilia.


Riflessione
L'ostilità razzistica ieri colpiva noi, i nostri antenati (compresi quelli che negli anni sessanta del Novecento si recavano in cerca di lavoro in Germania), oggi tanti ignoranti nostrani formulano giudizi (pre-giudizi) contro chi cerca, semplicemente, di sopravvivere dalle nostre parti con più fortuna che nella terra d'origine.
Tutto per colpa dell'ignoranza che non fa capire che il pianeta appartiene a tutti.

(n.b. - Molti spunti ed informazioni qui riportate provengono da un famoso libro di Luigi Barzini)

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