Che il nipote di Gianni Letta non abbia la stoffa dello statista e' cosa bene nota. Eppure gran parte degli italiani in questa fase storica del paese sono indotti a parteggiare per la sopravvivenza del suo governo.
Il motivo? se il governo Letta dovesse cadere la settimana prossima prima di aver risolto il nodo coperture per l'Imu e l'Iva, gli italiani dovrebbero far fronte a una mazzata fiscale che potrebbe arrivare nel 2014 se l'Italia fosse costretta a reintrodurre l'imposta comunale sulla prima casa e a far salire di un punto l'Iva per mettere in sicurezza, in ottica Ue, i saldi di bilancio.
Secondo alcune proiezioni nel 2014 gli italiani potrebbero trovarsi a pagare ben 9,4 miliardi di euro di tasse in più. Di questi, a occhi e croce, circa 7,2 sarebbero da addebitarsi direttamente al ritorno dell'Imu sulla prima casa e all'aumento dell'Iva.
Pare che la Presidenza del Consiglio dei Ministri domani approverà una misura che sposterà l'aumento dell'Iva a partire dal 1 gennaio 2014.
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