Cambiano i tempi, cambiano i personaggi politici ed i territori subbiscono le conseguenze. E' una legge naturale che ha attraversato i secoli ed i millenni.
Pochi anni fà il governatore di Sicilia era l'agrigentino Totò Cuffaro. Il suo collegio elettorale naturale era in provincia di Agrigento. La Regione sotto il suo governo affondava nei debiti e nel mal governo tuttavia la logica dei suoi anni era "bisogna figurare bene con l'elettorato".

Totò ci sapeva fare ed i siciliani ridevano.
Pochi giorni fà il governo della Regione ha fissato i ticket per alcune prestazioni sanitarie. Bisogna ridurre miliardi "debiti", ci viene detto. I siciliani non ridono più.
Apprendiamo pure che l’edizione del 2013 della Sagra del mandorlo in fiore è a forte rischio per mancanza di fondi. La gente dice "ma come ? Totò invitava con i soldi di tutti fino a 50 bande musicali (pure la Giuseppe Ferrara di Contessa Entellina) e adesso non ci sono soldi ?".
Nel bilancio della Regione non è stata prevista alcuna voce per una serie di manifestazioni che sono state sempre finanziate, come la Sagra del mandorlo in fiore di Agrigento o il Carnevale di Sciacca.
La manifestazione nella Valle dei Templi, a causa quindi della mancanza di disponibilità economica nell’edizione 2013 salterebbe essendo disponibili solamente i fondi dell’Ente Parco, da prelevare sul 30 per cento dell’incasso dei biglietti di ingresso alla Valle dei templi.
Totò pagava, ma i debiti li pagheremo nei prossimi anni noi siciliani. Per la verità è da tempo che già paghiamo col mancato sviluppo socio-economico. I soldi infatti destinati agli sperperi non possono contemporaneamente servire agli investimenti; e senza investimenti non si creano posti di lavoro.
In Sicilia ancora questo concetto, purtroppo, non è diffuso.
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