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martedì 16 agosto 2011

Ed i Comuni saranno finalmente davvero vigilati dai Revisori dei Conti -professionalmente-

Forse il decreto economico-finanziario governativo (la manovra) recente permetterà ai professionisti "contabili", i meglio noti "revisori dei conti", di svolgere il loro compito come Dio prescrive, in piena coscienza. Finora questi professionisti venivano scelti dai consiglieri comunali, generalmente da quelli che siedono in maggioranza. Da adesso è previsto invece che costoro si iscrivano in un elenco a base provinciale e quindi vengano estratti a sorte per esercitare i "controlli" nei singoli comuni.
In pratica questi signori non saranno soggetti più alle pressioni politiche, che si sostanziavano nella possibilità o meno di vedere rinnovato l'incarico.
Da adesso non esisteranno, non dovrebbero esistere, pareri favorevoli agli schemi di Bilancio di Previsione, pur descrivendo nella relazione che non era stato rispettato dalla giunta municipale il limite di spesa nelle retribuzioni dei dipendenti. E' una delle vergogne recentemente offerta nelle nostre zone.

Così recita il decreto Tremonti-Berlusconi:
A decorrere dal primo rinnovo del collegio dei revisori successivo alla data di entrata in vigore del presente decreto, i revisori dei conti dei Comuni sono scelti mediante estrazione da un elenco nel quale possono essere inseriti, a richiesta, i soggetti iscritti, a livello provinciale, nel Registro dei revisori legali di cui al decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 39, in possesso di specifica qualificazione professionale in materia di contabilità pubblica e gestione economica e finanziaria degli enti territoriali. Con decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, da adottare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, sono stabilite le modalità di attuazione del presente comma.

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