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-Padre Mario Bellanca ostenta fiducia e fissa per giorno 16 Ottobre, giornata in cui non sarà più parroco della Chiesa della Favara, l’incontro con le catechiste di sempre, coloro che dovranno istruire alla Fede Cristiana le giovani leva, per confermare loro gli incarichi precedenti e continuare a far crescere i buoni cristiani;
-La Curia, se così può definirsi, ostenta fiducia nei provvedimenti finora emanati e che nelle intenzioni puntano ad avere a Piana degli Albanesi le doti organizzative e pastorali di Padre Mario per far risorgere a nuova vita l’Azione Cattolica diocesana.
-Il presidente Lombardo, il governatore, ciclicamente ci assicura di avere trovato l’equilibrio perfetto (l’altro ieri col pdl e l’Udc, ieri con mezzo pdl e pd, oggi col solo pd) per continuare a conservare la poltrona.
-Tutti ostentano fiducia e ritengono che i loro propositi siano ben radicati con ottime ragioni.
A Contessa Entellina tuttavia gran parte della popolazione coltiva sfiducia e trasuda amarezza per quanto viene dato offerto di registrare:
a) la vita amministrativa langue lungo il tranquillo corso dell’inerzia assoluta, unico sistema per garantire che gli attuali occupanti delle sedie possano continuare a riscuotere la “pensionicina-indennità di carica” mensile;
b) i parrocchiani di papas Nicola non si capacitano di aver avuto sottratta la loro guida a cagione del fatto che si trattava, ancora nel 2010, di un vero sacerdote;
c) i fedelissimi di padre Mario sono in affanno perché temono che i sogni di … lotta continua ! possano imbattare con improbabilissimi scatti di orgoglio della Curia di Piana, che potrebbe riappropriarsi di un ruolo mai esercitato negli ultimi dieci anni; nel ricorso presentato recentemente dall'avvocato immaginiamo noi, infatti, si potrebbe eccepire la prescrizione per mancato esercizio dei poteri dell'Eparca;
d) gli indifferenti-agnostici, categoria incredibilmente in crescita a cagione di quanto vedono accadere loro attorno, sono gli unici che vedono spuntare nei loro visi ‘sofferti’ sorrisi: hanno capito come nei cuori dell’uomo cresca e si sviluppa il “relativismo”, la pecora nera che il papa-teologo dice di voler combattere. E’ la stessa Chiesa-istituzione col predicare bene e il razzolare, come razzola, che lo alimenta. Costoro contano in delegazione di poter incontrare Ratzinger per spiegargli che la fabbrica del “relativismo” ha il cuore nella Curia Romana, e le membra nelle curie diocesane fino ad arrivare nelle parrocchie dove sistematicamente vengono estirpati solamente i preti appartenenti alla categoria delle persone perbene.
I Monsignor Tamburrino nei lunghi mesi di missione in Sicilia infatti hanno solo saputo punire fior di sacerdoti come “papas Nicolino” ammantando simili iniziative di parole grosse: "voler abbardare l'Eparchia come una Ferrari per farla correre".
Come fa la gente a non pensare che “ammazza … ammazza … i potenti (coloro che hanno l’illusione del potere) … son tutti di una razza “ ? Che siano politici, siano … , tutti pensano al loro piccolo orticello, ma riescono a predicare parole grosse: "bene comune".
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