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venerdì 22 agosto 2014

Musica. La culla del Jazz a New Orleans

All'inizio del XX secolo, New Orleans era una realtà etnica composita. Da questo crogiolo di diverse culture nacque una musica del tutto particolare: il Jazz.

Non intendiamo almeno per oggi parlare del ruolo dei contessioti a New Orleans; all'inizio del Novecento i contessioti erano tanti e alcuni di loro (pochi) avevano conquistato posizioni di primo piano, come i Vaccaro.

La città era composta di una variopinta mescolanza di genti provenienti dalle più disparate origini: francesi, spagnoli, inglesi, italiani, tedeschi, svedesi, slavi. Una forte percentuale della popolazione  era composta da neri africani, discendenti dagli antichi schiavi, che un tempo lavoravano nelle piantagioni e dove già dagli anni quaranta dell'Ottocento vi erano -a lavorare- pure numerosi contessioti.

Tutti questi gruppi culturali mantenevano vive le proprie radici soprattutto mediante la musica: nelle strade della città risuonavano motivi ballabili, canti popolari europei e spiritual dei neri. Le bande militari e quelle delle comunità etniche, fra cui primeggiava la Banda Contessa Entellina, suonavano marcette e brani della terra d'origine. 
Nelle Chiese ogni comunità  innalzava i canti sacri peculiari del gruppo etnico di appartenenza.
Nella tradizione musicale della città, ad inizio Novecento, restavano vivi i canti di lavoro delle piantagioni e i blues dei villaggi di campagna. Inizialmente, i nuovi stili che predominavano soprattutto nella musica nera, restavano confinati in ambiti "minori" o poco edificanti come le bettole e i bordelli, a causa del razzismo imperante negli Stati Uniti.
Da un incrocio fra la musica nera (il ragtime) e altri stili potè nascere il Jazz: intorno al 1900, a New Orleans, suonavano circa trenta delle orchestre jazz più note del Paese.
Le grandi sale da ballo ospitavano la musica delle orchestre dirette da Jelly Roll Morton o dal jazzista bianco "Papa" Jack Laine. 
Vi erano bande musicali che giravano per le strade della città, e quando si incontravano,  organizzavano le cosiddette "battles", veri e propri duelli musicali nei quali la vittoria era decisa non solo dalla qualità dell'esecuzione, ma anche dal volume e dal ritmo. Grazie a questi duelli si diffuse il prestigio della "Banda Contessa Entellina".

La composizione classica delle orchestre di New Orleans Jazz comprendeva tre strumenti melodici:
-la cornetta
-il clarinetto
-il trombone
a cui si aggiungeva un gruppo ritmico formato da tuba, banjo e tamburo.
Solo in seguito vennero introdotti il pianoforte e il contrabasso. All'inizio le prime orchestre, dal punto di vista del ritmo, erano fortemente influenzate dalle marce delle bande.

Con l'ingresso degli Stati Uniti nel primo conflitto mondiale, New Orleans assiste alla trasformazione ad uso militare del porto e questa situazione influenzò il destino del jazz: il comandante della Marina di stazza in città fece chiudere il quartiere Storyville, la "culla" del Jazz e contemporaneamente cuore della originaria comunità contessiota.
Molte orchestre si trasferirono a Chicago e qui crebbero i band-leader, fra cui Louis Armstrong.
Il Jazz che era nato nel profondo Sud degli Stati Uniti, quello rurale delle piantagioni, si è evoluto principalmente a Chicago, la città industriale del Nord.

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