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venerdì 25 gennaio 2019

Il caso della nave Diciotti.

 Per il Tribunale dei ministri di Catania fu "illegittima la privazione della libertà dei migranti" e Matteo Salvini era consapevole che a bordo c'erano minori non accompagnati. 
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Era -secondo i giudici di Catania- obbligo salvarli, ossia fornire un luogo sicuro, garantirne la sicurezza, le necessità primarie –cibo, alloggio, cure mediche – e il trasporto a una destinazione vicina e finale. 

I 177 migranti della Diciotti – tra cui 27 ragazzi tra i 14 e i 16 anni e due bambine – come molti ricorderanno rimasero cinque giorni a bordo di una nave ormeggiata sotto il sole in piena estate e dopo aver affrontato un estenuante viaggio. 

Alla destinazione vicina o finale avrebbe posto “arbitrariamente il veto”  Matteo Salvini per fini  politici.

Nella relazione il Tribunale dei ministri di Catania chiede al Senato di procedere contro il ministro per sequestro aggravato dall’abuso di potere e perché Egli era consapevole che sulla nave militare,  territorio italiano, c’erano minori non accompagnati.  
Quelle persone sarebbero state private della loro libertà e lasciate sotto il sole agostano in  condizioni precarie” e -a parere dei giudici- Salvini lo sapeva. 

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