Papa Francesco ha parlato ieri -tra le altre cose- dell’ipocrisia di alcuni credenti, dicendo che è meglio essere atei piuttosto che vivere il cristianesimo con ipocrisia.
Ed ancora: E quante volte noi vediamo lo scandalo di quelle persone che vanno in chiesa e stanno tutta la giornata lì o vanno tutti i giorni e poi vivono odiando gli altri o parlando male della gente. Questo è uno scandalo!
Meglio non andare in chiesa!
Vivi così, come ateo. Ma se tu vai in chiesa, vivi come figlio, come fratello e dà una vera testimonianza, non una contro-testimonianza.
Quelle del Papa non sono affermazioni da poco ed infatti sono in tanti a dire - adesso - la loro in proposito.
Se l'affermazione del papa è vera, il baricentro viene spostato dalla fede professata alle azioni compiute, cioè libertà in azione.
Secoli di dottrina andrebbero però rivisti, a cominciare dalla condanna di Pelagio.
Chi era Pelagio ? Era un "intransigente": Suo l'intendimento era di reagire contro una religione superficiale, in particolare di quella osservata dai pagani convertiti in massa al Cristianesimo. Egli era soprattutto un moralista severo e intransigente: Non per nulla subì più richiami dalla gerarchia.
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