La giornata della memoria, per ricordare l'Olocausto degli indesiderati (ebrei, omosessuali, portatori di handicap e rom), è stata celebrata ieri in tutta Italia, e pure a Contessa Entellina nei locali del Centro Culturale Parrocchiale -in piazza- .
La giornata rievocativa della furia bestiale nazi-fascista è stata istituita in Italia nel 2000 con legge del Parlamento, lo ha ricordato Anna Fucarino che del Centro è una delle figure più impegnate sul piano socio-culturale.
Maria Antonietta Reina, insegnante nelle scuole pubbliche, avvalendosi di proiezioni di immagini, testi di poesie e testimonianze varie ha mostrato come -nello spirito della legge del 2000- nelle scuole, e specificatamente nella scuola dove essa insegna, si fa memoria delle crudeltà commesse dai nazi-fascisti dalla seconda metà degli anni trenta alla seconda metà degli anni quaranta del Novecento.
Papàs Kola, parroco della Chiesa Madre, ha letto alcuni documenti storici -spesso di parte ebraica- finalizzati a sfatare le sensazioni e pure le attestazioni spesso riportati su libri, films e altri mezzi che vorrebbero alimentare quell'impressione -in verità diffusa- secondo cui scarsa e poco incisiva sia stata l'azione vaticana in quegli anni terribili nei confronti della follia nazi-fascista. Oltre ai documenti evidenziati egli ha ricordato come chiese e monasteri ospitarono per parecchio tempo ebrei, politici ed altre figure perseguite e ricercate dal nazi-fascismo.
Anna Fucarino, anch'essa avvalendosi di immagini e filmati, ha svolto il suo intervento sul filo dell'importanza e grandezza della vita umana la cui esistenza non è, e non può essere, nella disponibilità di nessuno. L'atrocità e lo sterminio mediante le camere a gas nel campo di concentramento di Auschwitz, nell'odierna Polonia, costituiscono il massimo della crudeltà che la Storia ricordi. Una pagina di disumanità
nuda e cruda, vergognosamente consumata nel cuore dell'Eurpa.
Essa ha ancora mostrato a video numerose immagini fotografiche -di prima mano- ritratte da sua sorella Giuseppina del campo di sterminio di Auschwitz, oggi metà di pellegrinaggi.
Gli intervenuti all'incontro nel Centro Culturale Parrocchiale dopo le esposizioni introduttive, molto sommariamente da noi qui riportate, hanno dato luogo ad un dibattito, in alcuni tratti pure vivace che -quasi inesorabilmente- è pure sfociato sui temi attualissimi di umanità/disumanità che oggi riempiono il momento politico e culturale in Italia: immigrazione, porti chiusi, accoglienza, emigrazione all'estero degli italiani ... ...
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