«Contro il radicalismo islamico ci sono diverse risposte. Da un lato serve una battaglia senza sconti, dall’altro bisogna rafforzare l’Europa, senza cadere nella trappola della divisione, senza chiudersi: ogni chiusura che viene dalla paura non rafforza la posizione comune verso questo nemico molto particolare che è come un’epidemia. Quello che succede agli ostaggi non è una barbarie lontano da noi, succede a casa nostra: siamo tutti minacciati. Ma la risposta deve essere un’Europa della speranza, non della paura».
«L’Europa è un sogno. Per chi vede in avanti è chiaro che gli Stati Uniti d’Europa sono l’unica strada per garantire le generazioni future».
«L’Italia è sempre l’Italia. Non è quella di 25 anni fa, ma resta ancora un obiettivo per molte cose, a partire dall’istruzione di qualità. Il vostro Paese è una realtà che ci appartiene dal punto di vista spirituale e culturale».
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