Nella solennità del Corpus Domini, l'amministratore parrocchiale della Favara, padre Giorgio Ilardi ha presieduto nel tardo pomeriggio di domenica, la celebrazione eucaristica davanti ai fedeli radunati in chiesa per partecipare anche alla grande processione cittadina, che suole accompagnare devotamente lungo le strade l'ostensorio, portato dallo stesso sacerdote, e coadiuvato nell'occasione da papas Sepa Borzì e dal diacono Luciano Aricò, sotto il baldacchino tenuto dagli uomini della parrocchia.
Una processione seguita da un grande numero di fedeli, greci e/o latini, come avviene da molti mesi in quà, da quando è stata mandata, finalmente, in soffitta la "Teologia delle porte chiuse", o come taluno l'ha apostrofata "la Teologia della discriminazione etnica".
Ieri pomeriggio, poi, padre Giorgio Ilardi ha celebrato i vespri e dopo la messa, davanti ad un numeroso drappello di fedeli, nell'antica cappella di Sant'Antonio (di Firenze), a Bagnitelle.
E' una tradizione che si ripete ogni anno grazie alla sollecitazione e alle premure della famiglia Rizzuto/Glaviano che da decenni cura il decoro del luogo.
Anche qui erano numerosi i contessioti, senza che alcuno curasse il censimento se fossero greci o latini.
Nessun commento:
Posta un commento